giovedì 4 ottobre 2007

Filosofia prima di pranzo .

Essere o avere, amore o libertà.
Il discorso genetico sembra avere influenza su questi valori e mi trova sostanzialmente d'accordo.
Secondo altre teorie anche l'influenza geografica sembra dire la sua. Ed allora i popoli del nord sembra che privilegino la libertà mentre quelli del sud l'amore che inevitabilmente limita la libertà. Nella nostra Italia i "Milanesi" dediti al lavoro ed al business i meridionali più "sfaticati" e spensierati. Ciò da dove proviene se non dal patrimonio genetico dovuto a migliaia d'anni di selezione naturale. Anche il contesto ambientale dice la sua. Al nord sostanzialmente fa più freddo ed allora si privilegiano attività al chiuso, che forse limitano la socialità. Al sud si privilegia lo star fuori il più possibile ed allora forse le relazioni umane sono più strette. C'è anche un rovescio della medaglia il concetto di privacy al sud è quasi sconosciuto al nord magari persone abitano vicino per anni e non sanno nulla l'uno dell'altra però in generale il rispetto per gli altri è più diffuso.
Cosa è meglio non lo so e penso non si possa sapere.
Per quanto mi riguarda ho deciso di vivere al centro dove tutto quanto detto sopra è una via di mezzo.
Come la solito gli estremi forse non sono la cosa migliore?

Saluti

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Tema spinoso...
mi rifarò vivo con un pò di calma.

Comunque preferisco l'nduja alla cotoletta alla milanese....
ciao.

Anonimo ha detto...

..anch'io preferisco l'induja...
ma non dirlo a nessuno...

Anonimo ha detto...

Sono stata in India, qualche anno fa. Entrando nella foresta vicino a Madras, nel sud del paese, sentii un forte sibilo ed impaurita inizia a urlare.
La guida, mi disse di stare zitta, e seguirlo con calma. Dopo qualche metro mi disse che eravamo passati vicino ad un pitone molto grande. Nel vedermi rabbrividire all’idea, la guida mi raccontò questa storia, che vi giro.
“ Ai margini di un villaggio, viveva un serpente che terrorizzava gli abitanti con i suoi sibili e cacciando indistintamente uomini e animali.
Quando un santone passò dal villaggio, la popolazione gli chiese aiuto.
Il santone si recò dal serpente e gli parlò a lungo. Il serpente rispose che il santone l’aveva convinto: non avrebbe terrorizzato più nessuno.
Il santone riparti dal villaggio. L’anno dopo, passando nuovamente dal villaggio, il santone volle vedere come andavano le cose. Trovò il serpente picchiato e ferito. Alla sua domanda di chiarimenti il serpente rispose che da quando aveva smesso di uccidere e sibilare, persino i bimbi venivano a prendersi scherno di lui. Il santone si arrabbiò e disse al serpente: “Non ti avevo detto di smettere di sibilare!!”.

Così ho capito che il sibilo del serpente è un segnale, come dire che c’è anche lui. Basta stare attenti a non dargli fastidio e lui non darà fastidio a noi.
Ma il succo vero, in India le storie hanno almeno due significati, è che un po’ di IO serve, purché non prenda il sopravvento su tutti gli altri aspetti della vita. L’estremo è dannoso, qualunque estremo sia.

Scusate l’ignoranza, ma l’nduja cos’è???

Nicola Celiberto ha detto...

E' un salame tipico calabrese che ha la particolarità di essere morbido spalmabile e molto piccante.

Anonimo ha detto...

Non sono mai stato in India, ma si racconta che l’ora più bella sia quella dell’alba, quando la notte si aggira ancora nell’aria e il giorno non ha raggiunto la sua pienezza.
In quel momento la differenza fra la luce e le tenebre non è ancora netta e per qualche istante la persona attenta, può intuire che tutto quello che nella vita gli si mostra in contrasto, il buio e la luce, il falso e il vero non sono che due aspetti della stessa cosa.
Le cose sono diverse ma non separabili del tutto: e prendono aspetti e significati diversi a seconda dello stato d’animo di chi le guarda.
Si dice che in questa ora, i rishi, “ gli uomini che vedono”, meditano nella solitudine dei loro rifugi sulle montagne himalaiane e caricando l’aria di energie positive consentono anche a chi non sa vedere, in quella stessa ora, dentro di sé, alla ricerca della spiegazione di tutto.
Come dire se un cibo è salato, se non se ne è assaporato uno dolce?
Come dire che una mattina fa freddo, se non ci siamo alzati in una calda giornata?
Penso che gli estremi sono un aspetto del tutto, e servano a focalizzare il tutto, ma non sono il tutto.
L’essere o l’avere, come opposti, servono solo a prendere la misura, ma non sono la misura.
E l’unico metodo di misura che almeno io ho, è l’esperienza diretta.
GM

Anonimo ha detto...

Per rimanere nel tema culinario, a me piace sia la bresaola della Valtellina che lo speck dell'Alto Adige, il pane carassau sardo che i taralli pugliesi, la focaccia genovese che il ciauscolo marchigiano ecc..
Come dire, che da tutte le parti trovi eccellenti qualità ma purtroppo anche scadenti qualità !

Anonimo ha detto...

Ciao "COSE PREZIOSE".
È un piacere sentirti.
Perchè non dobbiamo dirlo a nessuno che ti piace l'nduja???
I gusti non si discutono!!!
Nemmeno quelli calabresi...
HiiHiiHiiHii....;-)
E poi chi l'ha detto che al nord sono più freddi che al sud...
Ma cosa c'è di più spettacolare del saluto eschimese: strofinarsi il naso. Più a nord di così...
Comunque anche io sono Toscano, originario del senese, nel 1300... e questa terra mi piace.(è ironica)
e allora come si dice dalle mie parti...
"gnamo, sa da guadagnà la giornaha"
Chiaro no????;-)
Buone cose.

Anonimo ha detto...

“De gustibus non est disputandum” direbbero gli antichi...

Il nonno del 1300!!! Simpatico davvero. Me la racconterai questa storia prima o poi, o vige la privacy storica.

Un bacio
Grazie Ing, per la spiegazione. Degusterò...
ANAM

Anonimo ha detto...

“De gustibus non est disputandum” direbbero gli antichi...

Il nonno del 1300!!! Simpatico davvero. Me la racconterai questa storia prima o poi, o vige la privacy storica.

Un bacio
Grazie Ing, per la spiegazione. Degusterò...
ANAM

Anonimo ha detto...

Scusate ma non capisco i commenti di Anam. Innanzitutto sembra un predicatore pieno di parabole da raccontare e poi la sorpresa sul nonno del 1300.... guarda che tutti abbiamo dei "nonni" del 1300 ma forse a te interessano solo quelli di gm !?!?

Anonimo ha detto...

Caro Topanga ti sei scordato il salame toscano e la finocchiona ....

Anonimo ha detto...

..ops.. anch'io mi sono scordata della finocchiona! 10 e lode alla finocchiona! ...e la ribollita? o il farro con pomodoro mozzarella e basilico?

Anonimo ha detto...

Ho fatto colazione da poco...
ma a pranzo un panino con la "sbriciolona" non me lo faccio sfuggire...

Anonimo ha detto...

Ma il post non parlava di estremi e di scelte tra essere e avere???
L’Archivio Storico Familiare Senese è il più antico e completo d’Italia. Se uno vuole risalire alle sue origini familiari è più facile se è di Siena. Tutto qui: una deformazione professionale.
Come il fatto che l'Ing usa la sua formazione chimica per prendere spunto su quello che ci circonda.
Mi piacciono i suoi post chimici, sono chiari, o almeno li capisco.
E per una che ha fatto lettere...!
Ognuno porta il suo piccolo contributo, la sua esperienza.
Alcuni del blogger si conoscono, non c'è niente di strano. Io conosco GM, ma non sarà certo sul blog che parleremo di cose nostre.
Dimenticavo! Sono gelosa perchè non so cucinare...:-(
Buon viaggio, allora e ciao a tutti.