sabato 28 marzo 2009

AMICIZIA

Cari Amici, una nostra amica mi ha inviato questo post che io pubblico molto volentieri.
In questo periodo, come non mai, gli amici sono importanti.

Amicizia (Wikipedia)

Con amicizia è indicato un sentimento vivo e reciproco tra due o più persone dello stesso o differente sesso. Insieme all'amore, è uno degli stati emozionali fondanti della vita sociale. in quasi tutte le culture, l'amicizia è intesa e percepita come un rapporto alla pari, basato sul rispetto, la stima, e la disponibilità reciproca, che non pone vincoli specifici sulla libertà di comportamento delle persone coinvolte.

Ritrovate in questa descrizione il vostro significato di amicizia?
Cosa ne pensate? Vi va di raccontare le vostre esperienze?

Guardate il link.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo su quasi tutto.
La cosa che non mi convince tanto è la libertà di comportamento delle persone coinvolte.
Ciò a volte è frainteso nel senso che alcuni si sentono amici fino a quandil rapporto è lieto per poi scomparire quando devono dare qualcosa che comporti un sacrificio personale.

Anonimo ha detto...

L'amicizia è una cosa seria e nasce da molto lontano. Radici comuni, interessi e soprattutto empatia personale. E' un qualcosa di molto difficile da realizzare e per quanto mi riguarda non ho nessun amico/a come intendo io. Ho dei conoscenti con cui condivido il tempo libero senza nessuna pretesa reciproca. Appunto la libertà di cui alla definizione di wikipedia, solo che nel mio caso è nel senso più basso del termine.

IsaBeaux ha detto...

Credo che l’amicizia sia il rapporto più difficile da mantenere con una persona.
Sto parlando di amicizia vera, senza ricerca di vantaggi o profitti di vario tipo: il solo, sincero e profondo piacere di condividere un pezzo del tuo cammino con un’altra persona.
Può essere associato all’amore, ma ha più sfaccettature. Nascono entrambi spontaneamente, ma l’amore comprende una scelta diversa: decidere di fare lo stesso percorso. Si parte da radici diverse per intrecciare la propria vita con quella di un altro. Bene o male, non si risparmia niente e non ci si sottrae a niente.
Nell’amicizia invece prevale il senso di condivisione libera: è un limite affettivo diverso.
Non può quindi sussistere la gelosia, se non la perdita di un’occasione di condivisione.
Spesso è facile ridere con un amico, ma è molto difficile condividerne i successi.
Condividere le sofferenze è ancora più difficile: ci vuole cuore e rispetto.
Si cammina insieme, ma ognuno è libero di cambiare direzione in ogni momento.
A volte nell’amicizia si prende, altre volte si da: non tiro le somme per vedere se c’è un guadagno. Lì, e solo lì, trovo la vera amicizia, che mi ripaga sempre. Non importa come e quando.
L’amicizia, come la vita, ti prende e ti da, puoi darle un appuntamento, ma lei viene quando vuole.

Forse c’è un modo più semplice per spiegarmi.
Prima di partire per Roma mi sono incontrata con un caro amico.
Ha lasciato la moto a casa mia, ed abbiamo fatto un passo a piedi, lungo gli argini. Abbiamo parlato molto come sempre, scherzato, un po’ di confidenze in sincerità: con la massima fiducia. Di tutto e di niente.
Ci siamo poi salutati semplicemente, quasi rimandandoci al giorno dopo.
Invece ci rivedremo tra un paio di mesi.
Entrambi sappiamo che quando ci ritroveremo, sarà come se ci fossimo visti appena ieri.
Forse non c’è niente da capire, nessun segreto da scoprire o regola da seguire. L’amicizia è un attimo scintillante. Indimenticabile. Tutto quello che segue è solo un pallido riflesso.
L’amicizia è così.
Di tutto e di niente.
Ciao. Bea

benbald ha detto...

Credo che la parola AMICIZIA sia molto più complicata della definizione di Wikipedia e che abbia molte sfaccettature. C'è chi considera tutti amici perchè li conosce e li ha invitati magari una volta a cena.... poi però non sa niente di "profondo" di loro, solo superficialità.E questa è amicizia? Per me no. L'amicizia è qualcosa di profondo, qualcosa che vola sopra alle banalità. Colgo l'occasione per chiedere scusa ai miei Amici (con la A maiuscola) se non li chiamo spesso -io e il telefono non abbiamo un ottimo rapporto- e spero di avere ancora la A maiuscola per loro. Un abbraccio.

Gigia ha detto...

Anch'io, benbald, credo che l'amicizia sia molto di più. Credo anche che ci siano più specie di amicizia: proprio perchè noi stessi abbiamo molte sfaccettature, anche le relazioni che riusciamo a creare con gli altri hanno caratteristiche molto diverse tra loro.
Le amicizie si trasformano con il tempo, esattamente come noi. Però è vero che con coloro che abbiamo avuto relazioni amicali forti, sincere, significative, l'affetto e la stima non cambiano poi molto.
A volte la vita, nuovi interessi e attività, i cattivi rapporti con il telefono o con internet(!!), portano a trascurare alcune persone. I cambiamenti nella vita personale (fidanzamenti, matrimoni, figli, trasferimenti, ecc.)possono creare momentanei allentamenti nei legami, ma quello che è stato condiviso rimane sempre.Quindi non preoccuparti: gli Amici con la A maiuscola ci sono ancora, anche se vi sentite meno o condividete un minor numero di cose.
Per creare un buon legame amicale, invece, ci vuol tempo, frequentazione assidua, sincerità, apertura verso l'altro,pazienza, empatia e capacità di perdono. Se queste caratteristiche mancano credo si possa parlare solo di "conoscenze", non di "amicizie". Secondo me puoi dirti amico di qualcuno solo se sei disposto a "metterti in gioco" per lui.
Un commento a IsaBeaux: io non credo all'associazione di amicizia e amore: sono due sentimenti diversi e non credo alla possibilità delle "amicizie amorose". Se esistono due nomi diversi per questi due tipi di legame un motivo ci sarà....
ciao

Anonimo ha detto...

I miei migliori amici sono quelli d'infanzia che anche se non vedo per tanto tempo sono sempre nei miei ricordi e nei miei pensieri.
Ogni volta che ci reincontriamo è come se il tempo non fosse mai passato e ritorniamo i ragazzi di una volta.

Leo

IsaBeaux ha detto...

Per Gigia. Grazie per il tuo commento, ma volevo precisare, che a volte, alcune persone confondono i due sentimenti. Spesso le confidenze o le attenzioni di un amico o di un’amica possono essere fraintesi da uno dei due, o da terzi.
Ecco perché ho fatto l’esempio di quello che accade fra me e questo mio amico, che è simile a quanto detto da altri: può sembrare di più, visto da fuori, ma entrambi sappiamo che è amicizia. E questo rafforza la nostra fiducia ed il nostro rapporto.


Per Benbald. Si, la vita a volte ci allontana dagli amici, ma quando c’è il cuore (affetto, perdono, empatia…) il vero amico capisce e comprende, perché nessuno è perfetto e fa sempre quel che può.
Anche a me non piace molto il telefono…;)

Gigia ha detto...

IsaBeaux,
sono comunque convinta che sia impossibile confondere i due sentimenti dell'amicizia e dell'amore (certi segnali sono inequivocabili!).
Forse intendevi dire che tra due persone, che magari non si conoscono molto, può capitare che una viva la relazione come amicizia e che l'altra la possa fraintendere e la percepisca come amore. Ma per chiarirsi bastano le parole!! La chiarezza credo sia un segno di onestà mentale, di rispetto e di vero affetto per l'altro.
Il problema mi sembra un altro: se si vive nell'ambiguità (e l'ambiguità, prima che con gli altri, a volte la si vive dentro di noi) si può arrivare a chiamare amicizia qualcosa che dovrebbe essere classificato in un altro modo.
Spesso definirsi "solo" amici risulta molto più comodo che assumersi la fatica e la responsabilità di chiarire, prima di tutto a se stessi e poi all'altra persona, il tipo di relazione che si sta vivendo.

Se nella relazione che stai vivendo con il tuo amico, tutto è chiaro e definito per entrambi, quello che può apparire a terzi non ha alcuna importanza.

Gigia
p.s. Nel mio precedente intervento ho sbagliato un pronome relativo (sigh!!!). Non ho scusanti, ma forse ero sovrappensiero e ho finito la frase in un modo, avendola iniziata in un altro.

IsaBeaux ha detto...

Il mio era un pensiero in generale, anche se, naturalmente, dettato da personali esperienze di vita. Come tutti penso...
Sono con te: la chiarezza esteriore è specchio di quella interiore.
P.S. Il rappporto di amicizia che ho con il mio amico è nato "chiaro".
Questo ci rende entrambi felici, e non ci interessa quello che dicono gli altri.
Ora che sono a Roma, mi manca, come altre cose di casa...
Grazie.
Un bacione.

Anonimo ha detto...

Cara Isa....da come parli sembra che tu abbia un solo amico!!
Mi sembra poco per poter parlare così approfonditamente di amicizia..
Sembra piuttosto un ripiego di entrambi su una situazione di comodo. Bisognerebbe avere il coraggio di affrontare le situazioni e non lasciarle "candire" in attesa che succeda qualcosa.

Saluti e in bocca al lupo

IsaBeaux ha detto...

Ho pochi amici, vero, ma non solo uno. Grazie a Dio!!!
Da "candire" non c'è niente...è già tutto SCINTILLANTE...olé!!!
Credo che il post, per l'argomento trattato, meriti anche contributi, si personali, e non solo commenti.
Credo lo spirito sia quello della condivisione...
Grazie comunque a tutti, Nicola per primo.

Anonimo ha detto...

E' vero, a volte le "confidenze o le attenzioni di un amico o di un'amica possono essere fraintesi da uno dei due", ma a quali confidenze o attenzioni ci si riferisce? Ci sono confidenze, attenzioni, parole che chiariscono molto bene la natura di una relazione tra due persone anche se si è consapevoli che questa relazione non porterà "cambiamenti" nella vita di entrambi se non un rafforzamento del loro legame.
Chi usa dare nomi impropri a ciò che in realtà ha un nome ben preciso penso lo faccia per un proprio tornaconto, per esonerarsi da certe responsabilità.
Chiamare un'amicizia qualcosa che è diverso dall'amicizia permette di avere una scappatoia, una giustificazione quando le cose diventano "scomode".
Ho un amico che credevo bravo nel giostrarsi tra nomi impropri e nomi propri, ma mi sbagliavo, perché quando è stato chiamato a usare il nome proprio di Amicizia non l'ha fatto. Colpa grave, resa più grave per la consapevolezza di provocare tanta sofferenza. Non certo per lui!
Infine per uscire pulito da un'amicizia che gli era diventata d'impiccio, non ha avuto scrupoli a presentarsi come la vittima di una persecuzione da parte della ex amica.
L'immagine pulita riuscirà a darla a tante persone, ma non a tutte, perché c'è chi sa riconoscere un'opportunista e soprattutto sa che differenza c'è tra amicizia e "amicizia"!
La Gherardesca

IsaBeaux ha detto...

Grazie Anonimo-Gherardesca*__*
È per questo che ho partecipato a questo post: definire cosa è l'amicizia. O almeno provarci...
perchè le sensazioni ed i confini che definiscono l'amicizia sono molto personali.
Tu, Anonimo, per esempio, continui a chiamare amico una persona che affermi essersi comportato male verso una sua amica. Provocando molto dolore. Credo che allora non si sia comportato male con te...e almeno questo è un bene! Anche a me è successa una cosa simile, e forse posso aggiungere un elemento al confine dell'amicizia.
Io ho dovuto chiudere un'amicizia con un ragazzo, accompagnato ad una mia amica, perchè si era innamorato di me. Cose bellissime, sentimenti nobili. Voleva da me dei figli.. Potevo rispondere SI. Avrei tradito la mia amica, ma per amore....Non so cosa avrei fatto, perchè in realtà non ero innamorata di lui, e quindi il problema non si è mai posto.
Ma la fiducia era persa...
Lui col tempo si è ravveduto, ne abbiamo parlato, ma la fiducia non era più come prima...
Vedevo che soffriva, ed ho deciso di chiudere. Ho sofferto anche io, ma non volevo dividerli... non volevo essere io la causa. Molti amici mi hanno lasciata, accusandomi di brutte cose...Non so se lui ha parlato male di me, o se si sono fatti una loro idea gli altri, come credo più facile...
Non cerco scuse o giustificazioni.
Forse un domani, il tempo, non mi renderà ragione, ma almeno mi renderà il mio amico; ma i tempi non sono maturi.
Ecco qua: una lacrima a quest'ora!
Meglio fare due passi o telefonare a casa, ad un buon amico.
Non crucciarti Anonimo, non è certo colpa tua.
Solo per dirti che le medaglie hanno sempre due facce, e la linea fra bene e male è molto sottile. Molto!
Ciao. grazie.
Scusate...
Bea
P.S. Io non ti conosco, ma se puoi parla con il tuo amico: una piccola parola detta col cuore...

Anonimo ha detto...

Ciao IsaBeaux, ci sono alcune cose del tuo intervento che non capisco: cominciando dal p.s. Perché dovrei parlare col mio amico? A quale scopo? Gli dovrei forse suggerire di ricontattare la nostra amica comune con cui ha chiuso? Pensi che il mio amico sia una vittima da consolare o una persona che deve essere fraternamente corretta per un comportamento sbagliato?
Un’altra cosa che non capisco è riguardo a ciò che racconti della tua esperienza. Non credi che un’amicizia vera debba comunque lasciare spazio perché le relazioni tornino alla normalità? Una vera amica anche se ha il diritto e forse il dovere di allontanarsi da un amico che si è innamorato di lei, non chiude mai completamente la porta, non dice che la fiducia è irrimediabilmente persa, ma dopo aver fatto passare un po’ di tempo si riavvicina all’amico e ricomincia una nuova relazione con lui.
A volte è un po’ da codardi punire la persona che ha commesso l’errore di fraintendere un sentimento con un allontanamento definitivo mascherandolo da compassione per la sua sofferenza.
Non so quanto ci sia stato di sincero affetto per il tuo amico nel chiudere con lui perché non sopportavi di vederlo soffrire.
Spesso le persone vengono allontanate non perché ci fanno pena, ma perché ci risultano scomode e fastidiose.
L’ultima cosa che non capisco: ma tu vorresti davvero ritrovare un legame col tuo amico?
Chi decide quando i tempi sono maturi?
Una cosa su cui invece non sono d’accordo è quella di pensare che la linea tra bene e male sia così sottile da non permettere di distinguerli. Cosa intendevi dire: che tu hai agito a fin di bene e non sei stata capita (il che non vuol dire fare confusione tra bene e male) o che nel tuo modo di comportarti col tuo amico non sei sicura di aver agito bene o male?
Un’ultima cosa: quando ti sei accorta che il tuo amico si era innamorato di te, non ti ha sfiorato il dubbio che tu gli avessi inviato segnali ambigui? Di solito anche se a volte non ne siamo consapevoli ci sono dei motivi reali che scatenano l’innamoramento dell’altro: dal niente non nasce niente...

La Gherardesca

benbald ha detto...

Oh mamma che CAOS!!!!!
Ma cosa sta accadendo?
Dinasty, Dallas, Beautiful.... niente a confronto.... l'amicizia scatena tutta questa confusione?!
Io penso e sono FERMAMENTE CONVINTA che queste confusioni raccontate derivano non dall' amicizia ma solo dal chiacchiericcio delle persone che riportano fatti riportati a chi li riportera' ancora ecc... Parlarsi fra gli interessati e senza divulgazioni inutili evita molte complicazioni. Quando il problema si scatena, ormai si può fare poco senza il dialogo sempre e solo degli interessati.
Ciao a tutti e buona fortuna.

IsaBeaux ha detto...

Caro Anonimo/Grardesca quello di Benbald è un buon consiglio...
Si...parlare, se possibile, aiuta sempre. Sei una loro amica, se ritieni opportuno, aiutali e se puoi, senza giudicare. Non è facile, ma si può..almeno provare!!

Io ho parlato con il mio vecchio amico: malgrado debba risolvere i suoi problemi di coppia, sono convinta che un giorno torneremo al bel rapporto che avevamo. Per adesso non voglio essergli di intralcio...

IsaBeaux ha detto...

Niente punizioni.
Per perdere e perdonare, ci vuole sai...
bacio

Anonimo ha detto...

....fiato!

La Gherardesca.