giovedì 21 febbraio 2008

Come sprecare l'acqua

ENERGIA
Il cellulare a idrogeno

Una collaborazione tra Motorola e Angstrom Power ha prodotto un prototipo di telefonino completamente verde.

Il telefonino "ad acqua", perché questa è la rivoluzione, potrebbe essere una di quelle idee capace di aprire i giochi su scenari inattesi.

In sostanza il prototipo di telefono a idrogeno sviluppato dalle due aziende prevede un apparecchio e un ricaricatore che produce l'idrogeno ottenendolo dall'acqua. Per dare un'immagine, il cellulare si ricarica dal rubinetto. Ed essendo un progetto completamente "verde", il ricaricatore può essere alimentato ad energia solare. L'unica incognita è il consumo di acqua una volta a regime, per ora ancora ignoto.

Finora progetti di questo tipo hanno visto essenzialmente esperimenti con il metanolo e le cellule di carburante. Apparecchi elettronici funzionanti con questo tipo di alimentazione se ne sono già visti, ma rispetto alla praticità della ricarica ad acqua, la soluzione metanolo non è competitiva. I progressi di Armstrong Power nella ricerca sull'idrogeno "autoricaricabile" sono ben visti dai mercati e l'azienda sta già ricevendo contributi da terze parti.

Quando il cellulare a idrogeno sarà nelle tasche dei comuni mortali è ancora presto per dirlo. Di certo le batterie così come le conosciamo oggi sono destinate ad un'evoluzione obbligatoriamente rapida, e quella delle reazioni chimiche domestiche sembra la strada più sicura e percorribile.

sabato 9 febbraio 2008

Elezioni

Cari amici del blog ho bisogno del vostro aiuto. Come saprete in aprile si andrà al voto io però non so davvero per chi voterò.
Sono deluso da tutti e non so davvero cosa fare, allora mi sono detto voglio promuovere un sondaggio sul mio blog al cui esito affiderò il mio voto.

Aiutatemi.........

giovedì 7 febbraio 2008

Altro che......Harry Potter

TECNOLOGIA & SCIENZA

Con un programma di sua invenzione, un docente di marketing ne ha pubblicati oltre 85.000. Suoi moltissimi dizionari ma anche volumi sui cruciverba e studi sui guanti di gomma in Polonia

Ha scritto 85mila libri in cinque anni - C'è chi impiega una vita per scrivere un libro e poi lo tiene nel cassetto e chi, per contenere tutti i volumi pubblicati nella sua carriera, avrebbe bisogno di un'intera biblioteca. Philip M. Parker, docente di marketing, è probabilmente il più veloce scrittore del mondo: in poco più di cinque anni ha pubblicato almeno 85.000 titoli, e cioè circa 46 al giorno. Il suo segreto? Un software in grado di comporre libri in automatico e a costi ridottissimi. L'idea, spiega il 47enne americano al quotidiano inglese The Guardian, gli è venuta nel 1999 leggendo un articolo dell'Economist, in cui si diceva che nel mercato dell'editoria non ci sono stati molti cambiamenti dai tempi di Gutenberg. "C'è bisogno di un sistema automatizzato che elimini o riduca sostanzialmente i costi associati al lavoro umano", sostiene Parker. Così, nel giro di qualche anno, ha messo a punto una "macchina per scrivere libri". Il funzionamento, almeno dal punto di vista teorico, è piuttosto semplice: bastano un ricco archivio di dati e un programma in grado di selezionarli e trasformarli in un libro. Il software di sua invenzione pesca informazioni su un argomento a scelta in un database e poi, con una serie di procedimenti, realizza direttamente il testo. Il costo finale dell'operazione, stima Parker, è di circa 0,12 sterline (16 centesimi di euro). Anche le spese per il magazzino sono quasi inesistenti: il volume viene stampato esclusivamente quando qualcuno lo richiede.
Ovviamente, almeno per ora, il software non può scrivere romanzi ed è in grado di realizzare solamente libri di un certo tipo. La bibliografia di Parker, che lavora in una business school con sede in Francia e a Singapore, è perciò vasta ma anche piuttosto insolita. Scorrendo il lungo elenco delle sue 85.759 opere in vendita su Amazon.com (ma il professore dichiara che i suoi libri sono oltre 200.000), si possono trovare decine di dizionari, tra i quali addirittura un dizionario siciliano-inglese (200 pagine, 28,95 dollari), libri di cruciverba in varie lingue, testi di medicina e moltissime analisi economiche. Se fossero tutti best seller l'autore, che ha scritto anche tre libri con il metodo tradizionale, sarebbe probabilmente lo scrittore più celebre del mondo. In realtà molti dei suoi testi sono destinati a un pubblico estremamente ristretto perché il suo programma gli consente di moltiplicare le pubblicazioni "sezionando" un argomento e trattandolo nei minimi dettagli. Forse qualcuno tra i milioni di lettori cinesi potrebbe anche essere disposto a spendere 171 dollari per una ricerca di 188 pagine sulle assicurazioni sulla vita in Cina nel 2006, ma appare più difficile trovare molta gente pronta ad investire 54,90 dollari per 32 pagine sull'import-export dei guanti di gomma in Polonia nel 2007 o addirittura 495 dollari per 710 pagine sulle prospettive del mercato delle lenti a contatto negli Stati Uniti nel periodo 2007-2012. Secondo Amazon, attualmente il libro di maggior successo di Parker è di medicina e parla della sindrome da distrofia simpatico-riflessa. A conferma che il suo progetto non è campato in aria e che il programma funziona, comunque, ci sono i commenti dei lettori, in maggioranza positivi, sulle sue opere. Forse non sarà una rivoluzione per l'editoria e il metodo non sarà applicabile a tutti i generi letterari, ma probabilmente può bastare per far nascere in molti scrittori in erba un pizzico di umana e comprensibile invidia nei suoi confronti. (5 febbraio 2008)

domenica 3 febbraio 2008

A proposito di eBay

In questi giorni l'influenza mi ha costretto a casa ho avuto modo così di fare delle lunghe sessioni su eBay.
Per chi non lo sapesse eBay è un modo on-line per acquistare e vendere oggetti con la formula dell'asta ma non solo. Cosa si compra e si vende, di tutto perfino le case (come faranno a spedirle?). A parte gli scherzi c'è veramente di tutto e la struttura del sito e le sue regole sono veramente da eccelsi esperti in vendita e soprattutto della psicologia umana. Infatti l'asta, una sorta di competizione, è una intuzione che rende eBay davvero vincente. Ovviamente eBay ha una percentuale sulla vendita e fa pagare per l'inserzione. Vi racconto la mia esperienza.
Per Natale mi ero regalato un telefono cellulare nuovo ma, dopo averlo comprato, mi resi subito conto che non era ciò che volevo. Il negoziante rifiutò di cambiarmerlo ed allora l'ultima chance restava e-bay. Misi in vendita il telefono, essendo praticamente nuovo, volevo realizzare una somma molto vicina a quanto l'avevo pagato ed allora scelsi una forma di vendita che prevedeva un prezzo minimo abbastanza alto e vicino al valore del telefono. Risultato: non venduto. Riprovai ancora ed ancora nulla. Dopo un paio di fallimenti tentai il tutto per tutto, ovvero lo misi davvero all'asta, partendo da una cifra bassissima (0,99 euro). Il risultato: inserzione guardata centinaia di volte, decine di offerte ed alla fine vendita del telefono al prezzo che speravo, ovvero più del minimo della prima volta.

Questa mia esperienza mi ha fatto riflettere sulla psicologia umana e su come la sua conoscenza sia sempre più sfruttata per fini commerciali: bravo Pierre.

eBay - E’ stata fondata da Pierre Omidyar un 33enne inventore di software della Silicon Valley nel 1995 e da quel giorno sono stati battuti circa 105 milioni di oggetti. Appena eBay è stata quotata in borsa, le sue azioni sono volate in un giorno solo dal valore iniziale di 18 dollari a 47 dollari.