venerdì 19 dicembre 2008

Vendo un PC



Cari amici



Se a qualcuno può interessare vendo un PC Completo così composto:

RIASSUMO LE PRINCIPALE CARATTERISTICHE TECNICHE
-PROCESSORE: INTEL PENTIUM 4 2,4 GHZ
-RAM: 1 GB DDR PC3200-HARD DISK: 2 160GB IDE (NUOVO!) + 80 GB IDE (ORIGINALE)--SCHEDA VIDEO: ORIGINALE
-MONITOR: 15" LCD COMPRESO
-MOUSE E TASTIERA SENZA FILI LOGITECH INCLUSI
-UNITA' OTTICA: LETTORE CD + MASTERIZZATORE CD
-AUDIO: INTEGRATO
-LAN: INTEGRATA
-MODEM: INTEGRATO-FLOPPY 3,5”- PRESE AUDIO E USB SUL RETRO
-ACCESSORI: ALLESTITO CON SW PER MONTAGGI VIDEO CYBERLINK ORIGINALE
SISTEMA OPERATIVO WINDOWS XP HOME EDITION CON LICENZA
MACCHINA TESTATA IN OGNI SUA PARTE, 100% FUNZIONANTE.

Prezzo: 250 Euro Trattabili.






lunedì 15 dicembre 2008

Campionato avvincente

Classifica pazzesca nel girone C del campionato regionale di tennis tavolo serie D1.
Alla luce della scorsa giornata di campionato ben 6 squadre lottano per l'accesso ai play-off.
Il Viareggio incappa nella sua prima sconfitta ed il Prato torna in corsa grazie al successo sulla Fenice. Grande exploit dell'Artigianelli il quale, sconfitto il Viareggio, torna in corsa per i play-Off. Dietro le quattro squadre di testa l'Arezzo ed il Valdarno stanno a "guardare" sperando in qualche passo falso delle capolista.
E' un bel campionato.

martedì 9 dicembre 2008

Tennis Tavolo - D1/C

Articolo preso dal sito http://www.lafenicetennistavolo.it/

Vi riporto il commento della nostra avversaria di sabato scorso ad Arezzo come esempio di sportività ed amicizia cosa che lo sport non sempre riesce a fare.

VITTORIA SOFFERTA CONTRO VALDARNO LA FENICE MANTIENE IL SECONDO POSTO

Bella ma sofferta la partita di sabato pomeriggio contro i “cugini” del
tennistavolo Valdarno; il risultato finale di 5-2 per La Fenice tradisce infatti
una falsa facilità. Parte subito bene Andrea che vince controllando il primo
set, ma poi l’avversario cresce e si rifa pericolosamente sotto anche se Andrea
riesce con le unghie a strappare il terzo set e infine il quinto con il risultato di 11-9 dopo che conduceva 7-2; gioca Franco la seconda partita senza il favore dei pronostici: il risultato finale è infatti di 3-1 per l’avversario, ma Franco lotta sempre fino alla fine facendoci vedere finalmente il suo bel gioco; perde il primo, si riporta in parità e si arrende solamente al quarto set per 14-16; è la volta di Fabrizio che, come ormai ci ha abituati, con un secco 3-0 riporta in vantaggio la propria squadra; ancora Andrea che disputa forse la partita chiave dell’incontro: ancora una volta la partita finisce alla bella, 12-10 per il nostro che, con il cuore piuttosto che con il gioco porta la squadra avanti di due lunghezze; Fabrizio regala ancora un altro punto della sicurezza senza troppo affanno rifilando l’ennesimo 3-0; a Franco il compito di chiudere il match contro un sempre attento Benucci: il risultato è di 3-0 per il valdagnese ma è più severo di quello che sembra, Franco infatti gioco nuovamente una bella partita, “una delle sue partite”, ma purtroppo non basta per la vittoria; ci pensa però Fabrizio che con un altro perentorio 3-0 trascina letteralmente la squadra mantenendola ben salda al secondo posto.

Grazie agli amici della Fenice, speriamo di rifarci a San Giovanni per ora complimenti per la vittoria.

martedì 25 novembre 2008

Terzo Mondo e Isola dei Famosi

Due cose hanno colpito la mia attenzione in questi giorni.
La prima riguarda il crollo nella scuola dove è morto un ragazzo 17 enne. Ciò ci colloca di diritto tra i paesi più arretrati del mondo. Non è possibile che in una nazione evoluta avvenga ciò, altro che riforme della scuola e tanti bei discorsi teorici. Penso che dobbiamo fare parecchi salti indietro e prima di ogni cosa garantire ai nostri ragazzi non solo un livello culturale adeguato ma soprattutto che passino il loro tempo in strutture idonee allo loro incolumità fisica. Cari politici scendete dallo scrannno ed affrontate i problemi reali prima di crearne di falsi.

La seconda cosa riguarda "l'isola dei famosi" noto reality tormentone. Ieri sera, per caso, mi sono imbattuto, nella trasmissione dove una naufraga in arrivo nello studio al commento di come fosse dimagrita ha avuto la felice idea di paragonare il suo stato fisico a quello dei bambini del terzo mondo che soffrono davvero la fame e non per gioco e soldi come ha fatto lei e soprattutto non per loro scelta. Il terzo mondo siamo davvero noi.

martedì 11 novembre 2008

Concerti

L'orchestra "G. da Cascia" terrà i seguenti concerti:

Sabato 22 novembre ore 17.00 - Pieve di Cascia Reggello - Santa Cecilia "Festa della Musica"


Domenica 30 novembre ore 21.00 - Pieve di Cascia Reggello - "Festa della Toscana" con il coro S. Jacopo di Reggello e il soprano B. Baldi.

Direttore M. Cardelli

Grazie a tutti.

sabato 25 ottobre 2008

Concerto a Firenze


Articolo sull'orchestra G. da Cascia in occasione del concerto a Firenze in piazza della Signoria.


martedì 21 ottobre 2008

Scusi, posso sedermi sui bordi dell'Universo?

Sulla rivista britannica "Nature" si legge che la Teoria della Relatività di Einstein sarebbe sbagliata. Non è vero, precisa l'astronomo Tom Shanks, che l'Universo è curvo e finito. È vero, al contrario, che si espande di continuo e che al di là dei suoi confini non c'è che il vuoto. Ebbene, perché si sappia: io e Albert non la pensiamo così.
Per capire chi ha ragione vediamo che cosa si sa a tutt'oggi dell'Universo. Secondo la maggioranza degli addetti ai lavori, quindici miliardi di anni fa ci sarebbe stata una grandissima botta, nota a tutti come Big Bang, e a seguito di questa esplosione tutta la materia esistente nell'Universo si sarebbe espansa fino a raggiungere le attuali dimensioni.
E fin qui siamo tutti d'accordo. Dove, invece, cominciano ad affiorare i primi dubbi è quando Einstein aggiunge che "l'Universo è finito e curvo".
Esaminiamo un aggettivo per volta e cominciamo con la parola "finito". Nel IV secolo a.C. un filosofo di nome Archita disse: "Se, come voi dite, l'Universo è finito, immagino che debba avere un bordo e che io mi ci possa sedere sopra. Dopo di che vi chiederei: posso allungare un braccio? E dove va a finire questo braccio se l'Universo è finito?". Passano 2400 anni e Einstein risponde: "Caro Archita, mi spiace doverle comunicare che il suo braccio, nel momento in cui lei arriva sul bordo dell'Universo, scompare. Eh già, perché al di là dell'Universo non c'è il vuoto come lei crede, bensì il niente, e tra il vuoto e il niente la differenza è enorme".
Il vuoto, infatti, ha in più del niente almeno le quattro: dimensioni, e, precisamente, le tre relative allo spazio e la quarta relativa al tempo. Una stanza vuota, tanto per far un esempio, ha sempre un'altezza, una larghezza e una profondità, e anche se dentro non c'è nessuno ha comunque il tempo che passa, laddove il niente, poveraccio, non ha nemmeno quello: né le dimensioni né il tempo. Lui non esiste e basta, come peraltro dice la parola stessa.
Domanda dell'uomo della strada: "Ma se parto in una direzione qualsiasi e continuo a viaggiare con un razzo fino a raggiungere i confini dell'Universo, una volta arrivato sul posto, che faccio? Mi fermo o proseguo?".
Risposta di Einstein: "Giunto ai confini, non potrà fare più niente, in primo luogo perché sparisce, e in secondo luogo perché il tempo si ferma".
Tutte le galassie sono in viaggio verso i confini dell'Universo. La loro velocità, man mano che si avvicinano a bordi, aumenta sempre di più. Sennonché, a ogni aumento di velocità corrisponde un relativo rallentamento del tempo e una contemporanea contrazione della materia. Ragione per cui, quando si arriva alla velocità massima (quella della luce) il tempo si ferma e la materia scompare.
Detto in altre parole, il tempo è relativo alla velocità con cui ci si muove nello spazio (Teoria della Relatività) e più si va veloci, più il tempo rallenta. Quando si arriva alla velocità massima, non solo si fermano le lancette dell'orologio, ma sparisce anche l'orologio.
E ora passiamo al secondo concetto, quello di "curvo". Come è possibile che l'Universo sia curvo? Einstein risponde: "Una persona dalla vista eccezionale, guardando dritto davanti a sé, dovrebbe poter vedere la propria nuca". In questo caso, il fatto difficile da capire è che quello che è
inconcepibile in uno spazio a n dimensioni, diventa subito concepibile in uno spazio a n + 1 dimensioni (e a questo punto Albert aiutami tu, altrimenti mi perdo il lettore).
Supponiamo di essere tutti uomini a una sola dimensione e di vivere in un Universo anch'esso a una sola dimensione. Ognuno di noi, in questo caso, non sarebbe altro che un trattino. Giancarlo Magalli, in quanto basso, sarebbe un trattino più corto. Pippo Baudo, in quanto alto, un trattino più lungo. Il nostro Universo, poi, sarebbe semplicemente 'Una retta". A questo punto Baudo chiede a Magalli: «Giancarlo, ma, secondo te, l'universo è finito o infinito?».: certamente infinito» risponde tranquillo Magalli. «Anche perché, se finisse, ci sarebbe comunque un prolungamento che lo renderebbe infinito.»
—Nossignore» interviene Einstein (anch'egli un trattino), la retta di cui parlate, cioè l'Universo, non è una retta ma una circonferenza. Se uno di voi la percorresse per intero finirebbe col tornare al punto di partenza. L'Universo, quindi, non è infinito, ma finito, ed è finito proprio perché è curvo.»
- Una circonferenza?» chiede stupito Baudo. «E che cos'è una circonferenza?» E avrebbe ragione di chiederlo giacché lui, animale a una sola dimensione, non è capace di concepire una figura a due dimensioni come la circonferenza.
La stessa cosa accadrebbe se fossimo esseri a due dimensioni e vivessimo su un piano. In quel caso l'impossibilità del "curvo" e del "finito" nel piano, diventerebbe un fatto Possibile nella terza dimensione, ovvero nella sfera.
E così di seguito, per estrapolazione, dobbiamo poterci immaginare una figura a quattro dimensioni (le tre di sempre più quella del tempo) dove sia concepibile un universo Curvo e finito.
Lo so, è difficile: siamo animali a tre dimensioni e un universo a quattro non riusciamo proprio a immaginarcelo. Al massimo potremmo dire: "Se lo ha detto Einsteìn gli Crediamo sulla parola".

mercoledì 15 ottobre 2008

W il progresso

E' un venerdì pomeriggio e dopo una giornata di lavoro mi reco in tutta fretta verso la palestra per godermi due ore di sport rilassante.
E' una bella giornata di sole e per strada ci sono tanti anziani e tanti bambini. Due anziani in particolare mi colpiscono: passeggiano, barcollando, ma sempre mano nella mano.
Tutti gli altri hanno ciascuno una "badante" ovviamente straniera che li accompagna nella loro passeggiata. E' uno spettacolo triste,vedere come nella nostra società, evoluta, gli anziani sono affidati alle cure di persone estranee alla famiglia. Abbiamo inventato uno stile di vita che non ci permette di far loro compagnia negli ultimi anni della loro vita. W il progresso che ci costringe a mandar via di casa i bambini la mattina presto per rinchiuderli in un asilo già a pochi mesi. W il progresso che ci costringe a "gettare" via gli anziani, lasciandoli tutta la giornata con gente sconosciuta. Tutto ciò per avere cosa: più soldi? più tempo per noi? Non son trovare una risposta, la sola cosa bella di questa storia è l'immagine di quei due vecchietti che barcollando riescono ancora a tenersi per mano.

lunedì 6 ottobre 2008

L'entropia

Da persone bene informate ho saputo che quando Dio cacciò Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre, non si limitò a dire: "Tu uomo lavorerai con sudore e tu donna partorirai con dolore", ma aggiunse "e tutti e due sarete perseguitati dal secondo principio della termodinamica, ovvero dall l'entropia".
Ecco il principio: "Ogniqualvolta in natura la materia viene trasformata in energia, una buona parte di questa energia diventa non più utilizzabile e va ad aumentare il disordine che è già nell'ambiente. La misura del disordine prodotto si chiama entropia". E facciamo subito un esempio: quando trasformiamo il petrolio in energia cinetica per consentire a mio cugino di andare da Milano a Monfalcone, la maggior parte di questa energia si perde sotto forma di anidride carbonica e va a inquinare l'atmosfera. Ora, su si trattasse di mio cugino soltanto, pazienza, il guaio è che siamo in tanti a voler andare tutti i giorni da Milano a Monfalcone.
L'uomo, per migliorare le proprie condizioni di vita, ha inventato l'automobile, l'aeroplano, il frigorifero e tutto quello che, secondo lui, avrebbe potuto rendere più comodo e ordinato il suo mondo. Sennonché il disordine connesso a ognuna di queste scoperte è maggiore dell'ordine prodotto.

Se all'inizio nessuno ci ha fatto caso è perché il disordine è sempre stato esportato, o in altri Paesi (vedi Karin B), altre zone dell'atmosfera (vedi buco nell'ozono) o addirittura rimandato a epoche future (vedi scorie radioattive).
Per la legge dell'accrescimento dell'entropia» «ogni sistema in natura evolve spontaneamente da uno stato più ordinato a uno più disordinato. Facciamo due esempi: 1) Se lei lascia una tazza di tè bollente su un tavolo e si torna dopo un'ora, troveremo che il tè si sarà raffreddato, in quanto ha ceduto spontaneamente il calore all'ambiente. 2) Se versiamo in una tazza del caffé e del latte, le molecole dei due liquidi non resteranno separate, le une di fronte alle altre come due armate contrapposte, ma si mischieranno spontaneamente fino a formare il caffellatte.»
E questo cosa c'entra con l'entropia?»
C'entra, perché in entrambi i casi sarà aumentato il disordine.»
Insomma, il nostro mondo tende spontaneamente a omologarsi e a diventare sempre di più una massa uniforme. Ogniqualvolta una sostanza si sminuzza, finisce col mischiarsi con tutte le altre a creare un guazzabuglio indescrivibile. Il mondo non viene dal Caos, ma va verso il Caos. È come se io lasciassi mattina il mio guardaroba tutto in ordine e lo ritrovassi la sera con i calzini in mezzo alle cravatte, le mutande tra le giacche e così via. Per il secondo principio della termodinamica, infatti, il disordine è irreversibile: può aumentare ma mai diminuire.
Ciò premesso, possiamo immaginare fin da adesso cosa sarà la fine del mondo: l'Universo diventerà un unico, denso, uniforme cappuccino dove, non essendoci più nessuna diversità tra un punto e l'altro dello spazio (né di temperatura né di energia o di altro) non ci sarà nemmeno buon motivo per muoversi. In quell'attimo, non essendoci più il movimento non ci sarà nemmeno la vita.

Che fare tardare la fine del mondo? Muoversi quanto meno possibile, dicono i fisici, e questo lo avevano già capito indiani.
Tutto tende all'omologazione, non solo la materia ma anche il modo di comunicare, di vestirsi e il pensiero. Più passa il tempo e più diminuiscono le differenze tra gli esseri umani: spariscono i dialetti a favore dell'italiano spariscono le lingue (e con esse l'italiano) a favore dell'inglese.

D'altra parte, come non dare ragione ai paladini del progresso quando ci sbandierano i parametri dei loro successi: allungamento della vita media, diminuzione della mortalità infantile, epidemie debellate e via dicendo. A chi dobbiamo il fatto che oggi riusciamo a godere di un alto tenore di vita. Al progresso, ai concimi chimici, ai refrigeratori che conservano gli alimenti e ai Tir che li trasportano su e giù per l'Italia.
Ma allora tutti i discorsi di prima? L'entropia? Il disordine? Il secondo principio della termodinamica? La risposta: "Ottima è la misura, a noi il compito di trovarla".

giovedì 2 ottobre 2008

Il Barbecue inquina più dell'auto

Studio Usa: la maggior parte delle sostanze inquinanti deriva da gas organici.
Inizialmente non nocivi, si combinano nell'atmosfera con altre microparticelle.
Il barbecue inquina più dell'auto.

Attenzione ai veleni insospettabili.



LE ESALAZIONI della pittura con cui avete appena riverniciato il cancello, i fumi dell'arrosto del barbecue, il profumo fresco emanato dagli alberi: queste tre semplici percezioni hanno qualcosa in comune. Inquinano. E lo fanno sul serio, molto più dei gas di scarico delle automobili. Strano pensare che un albero rappresenti un danno per l'ambiente, eppure è così: a dirlo è uno studio dell'Università di Boulder, in Colorado, condotto dal ricercatore Kenneth Docherty, specializzato in chimica atmosferica. Docherty ha definito queste insospettabili fonti di inquinamento "secondary aerosols", e per studiarle ha analizzato alcuni campioni dell'aria di Riverside, una cittadina ad est di Los Angeles, famosa per avere un cielo piuttosto grigio. Il distinguo tra fonti di inquinamento di primo e secondo livello si basa sulla capacità delle particelle di combinarsi con altri elementi e cambiare composizione e pericolosità. Le sostanze che contengono carbonio, come il gas di scarico della macchina, sono considerate di primo livello, ma l'aria pullula di altre microparticelle che, pur inizialmente innocue, a contatto con altre reagiscono in modo dannoso. Gli stessi scienziati non sanno ancora quantificare il loro peso sull'inquinamento progressivo del pianeta. "Sono sicuro, però - spiega Docherty - che le emissioni secondarie inquinino più dei gas di scarico delle macchine. Purtroppo tutte le misure anti-inquinamento utilizzate finora non tengono conto di queste fonti e agiscono solo sulle primarie: ma le auto sono l'ultimo anello della catena di veleni che ammorba l'atmosfera".
I dati raccolti da Docherty e dai suoi colleghi nella cittadina californiana non lasciano dubbi: circa l'80% delle sostanze inquinanti che soffocano Riverside deriva da reazioni gassose, vale a dire da quei "secondary aerosols" prodotti da solventi, detersivi, dai profumi che usiamo la mattina per farci belli prima di andare a lavorare. Persino un'operazione banale come la pulitura a secco di un vestito produce gas di secondo livello, con gran delusione di tutti quelli che credono, risparmiando una lavatrice, di fare un favore all'ambiente. La loro incidenza è tale che persino nelle ore di punta del traffico, quando cioè il livello di inquinamento automobilistico raggiunge il picco più elevato, oltre la metà dell'aria è comunque contaminata da gas di fonti secondarie. Alcuni sono prodotti da materiali organici, quindi non immediatamente nocivi, ma capaci di combinarsi nell'atmosfera con altre microparticelle e formare cocktail inquinanti. Basti pensare a una grigliata o al profumo degli alberi, ma l'elenco può espandersi a tutti gli aromi prodotti quotidianamente dalla lavorazione di materiali naturali. Queste sostanze si chiamano propriamente "voc", composti organici volatili, perfetti per l'ossidazione. Hanno un diametro medio pari a 2,5 micron, meno di un decimo di quello di un capello umano. Una caratteristica che le rende ancora più pericolose, perché in grado di insinuarsi nei polmoni in modo soffocante, provocando asma e altri disturbi respiratori. Test simili erano già stati condotti nel 2002 a Città del Messico e nel 2006 a Pittsburgh, con risultati analoghi. E' la prima volta, però, che gli scienziati riscontrano nell'aria una percentuale così alta di queste sostanze. Lo scarico delle automobili non sarà certo una boccata d'aria pulita, ma non è l'unico responsabile del nostro cielo grigio.

mercoledì 24 settembre 2008

Nuove Canzoni

Ho aggiornato la mia "discografia" con delle ultime novità.

Ringrazio Benedetta che mi ha aiutato nella realizzazione del tutto cantando con la sua bella voce alcune canzoni.

Se vi va di ascoltarle grazie.

Vi ricordo che se voleste scaricarle la donazione che farete va a favore di un'associazione per la ricerca sulle malattie genetiche di cui qualche volta ho parlato.

http://www.blastmymusic.com/index.php?main_page=index&cPath=10365

sabato 20 settembre 2008

Buongiorno

Dopo la pioggia torna il sole.
Il tempo di questi giorni rispecchia a pieno la nostra vita, l'alternarsi ciclico di stagioni del cuore belle e brutte fa parte della nostra esistenza.
Allora coraggio, quando siamo al centro della bufera, perché sicuramente tornerà il sereno quando meno ce lo aspettiamo.
Quindi godiamoci questa giornata di sole e stiamo pronti ad aprire l'ombrello quanto prima. E se dovesse "piovere" e siamo senza ombrello...............allora siamo proprio sfortunati!!! Ma lassù c'è qualcuno che ci ama.

Saluti

mercoledì 17 settembre 2008

Acqua Minerale

Care, losche e tristi acque in bottiglie di plastica
di Maurizio Pallante


Alla fine dell’Ottocento, quando mia nonna era bambina, viveva in una casa in cui non c’era l’acqua corrente, come in quasi tutte le case. Così ogni giorno doveva andare a prenderla alla fontana nella piazzetta vicina. La vedo con gli occhi dell’immaginazione scendere le scale insieme a sua madre o sua sorella cariche di brocche e secchi, fare un piccolo tratto di strada, mettersi in coda chiacchierando con le altre donne e le altre bambine in attesa del suo turno, tornare a casa portando a braccia i recipienti pieni. Una vita faticosa e dura.

Oggi, dopo più di cento anni di progresso, nei supermercati le persone riempiono i carrelli di bottiglie di plastica piene d’acqua, le scaricano nei portabagagli delle automobili con cui le portano fino alle loro abitazioni, le scaricano dai portabagagli e le portano a braccia in casa. Proprio come faceva mia nonna. Ma con sei differenze rispetto a lei.
1. Mia nonna era costretta a fare la fatica di portare a braccia l’acqua in casa. La sua non era una scelta. Oggi le persone che fanno questa fatica, non vi sono costrette. La loro è una scelta. E il passaggio dalla costrizione alla libertà di scelta è un progresso, baby!
2. Mia nonna per portare l’acqua a casa doveva soltanto scendere le scale e fare un breve tratto di strada a piedi. Oggi le persone per coprire il tragitto casa - supermercato - casa usano l’automobile. Impiegano più tempo, hanno costi di trasporto e consumano fonti fossili, che emettono CO2, ossidi di azoto (NOx) e polveri sottili (pm 10), incrementando l’effetto serra e inquinando l’aria. Ma andare in automobile invece che a piedi è un progresso, baby!
3. L’acqua che portava a casa mia nonna era attinta dalla falda idrica sottostante; l’acqua in bottiglia che si porta a casa oggi dai supermercati viene da centinaia, o migliaia di chilometri di distanza. Ha un costo di trasporto e consuma fonti fossili, che emettono CO2, ossidi di azoto (Nox) e polveri sottili (pm 10), incrementando l’effetto serra e inquinando l’aria. Ma l’estensione dei mercati è un progresso, baby!
4. I recipienti di metallo con cui mia nonna trasportava l’acqua erano sempre gli stessi; quelli utilizzati oggi sono di polietilene tereftalato (PET) monouso. Per produrli si è consumato petrolio in un’industria petrolchimica (2 kg. di petrolio per kg. di plastica); si è consumato gasolio per trasportarli dall’industria petrolchimica allo stabilimento dove è stata imbottigliata l’acqua; altro gasolio si consumerà per portarli dalle abitazioni ai cassonetti della raccolta differenziata e di qui a… Al consorzio obbligatorio Replastic? Alla discarica? All’inceneritore? Ogni trasporto delle bottiglie di plastica ha comportato un costo e un consumo di fonti fossili, che emettono CO2, ossidi di azoto (Nox) e polveri sottili (pm 10), incrementando l’effetto serra e inquinando l’aria. Ma l’economia di mercato e l’industria sono un progresso, baby!
5. La produzione di un chilogrammo di PET richiede 17,5 chilogrammi di acqua e rilascia in atmosfera 40 grammi di idrocarburi, 25 grammi di ossidi di zolfo, 18 grammi di monossido di carbonio e 2,3 chilogrammi di anidride carbonica (Paul Mc Rande, The green guide, in State of the world 2004, Edizioni Ambiente, Milano 2004, pagg. 136-137). Poiché una bottiglia in PET da 1,5 litri pesa 35 grammi, con un chilo di PET se ne fanno 30. Pertanto, per trasportare 45 litri d’acqua se ne consuma quasi la metà. A mia nonna poteva caderne qualche goccia per strada se riempiva troppo i suoi recipienti. Quanto all’emissione di gas, al massimo qualche volta sotto lo sforzo poteva rilasciare qualche scorreggetta.
6. L’acqua che portava in casa mia nonna non costava nulla, l’acqua in bottiglie di plastica costa da 2 a 4,5 euro alla confezione di 6 bottiglie da 1,5 litri (prezzi di novembre 2004). In realtà il costo effettivo dell’acqua contenuta nelle bottiglie è solo l’1 per cento del costo di produzione totale, mentre l’imballaggio ne assorbe il 60 per cento. Ma si può spendere di più solo se si è più ricchi e la crescita della ricchezza è un progresso, baby!
Rispetto ai tempi di mia nonna, per fare la stessa fatica e avere la stessa utilità ci vuole più tempo, si inquina molto mentre prima non si inquinava affatto e si paga mentre prima non si pagava. Il contributo alla crescita del prodotto interno lordo dato dalla produzione e dal commercio delle acque in bottiglia ha comportato un peggioramento della qualità della vita individuale e della qualità ambientale. Questo è il progresso, baby?
Quanto paga e quanto inquina in un anno una persona che consuma acqua in bottiglie di plastica nella misura di 1 litro al giorno? Trecentosessantacinque litri corrispondono a poco più di 40 confezioni da 6 bottiglie di 1,5 litri (240 bottiglie). Ai prezzi attuali il costo va da 80 a 180 euro all’anno. Per trasportare 15 tonnellate, che corrispondono a 10.000 bottiglie d’acqua da 1,5 litri, un camion consuma 1 litro di gasolio ogni 4 km (25 litri ogni 100 km). Ipotizzando una percorrenza media di 1.000 km, tra andata e ritorno (l’acqua altissima e purissima che va dall’Alto Adige alla Sicilia ne percorre molti di più), il consumo di gasolio ammonta a 250 litri, ovvero 250.000 cm3 che, divisi per 10.000 bottiglie corrispondono a 25 cm3 di gasolio per bottiglia. Moltiplicando 25 cm3 per 240 si deduce che il consumo giornaliero pro-capite di 1 litro di acqua in bottiglia comporta un consumo di 6 litri di gasolio all’anno. A questi 6 litri di gasolio vanno aggiunti:- i consumi di petrolio per produrre le bottiglie di plastica (8 kg per 240 bottiglie);- i consumi di gasolio dei camion che trasportano le bottiglie di plastica vuote dalla fabbrica che le produce all’azienda che imbottiglia l’acqua e dei camion della nettezza urbana che le trasportano dai cassonetti agli impianti di smaltimento;- i consumi di benzina degli acquirenti nei tragitti casa – supermercato - casa e casa – cassonetti - casa.Ipotizziamo quindi che il consumo annuo totale di combustibili fossili pro-capite di una persona che compri l’acqua in bottiglie di plastica sia di almeno di 8 litri di gasolio/benzina oltre gli 8 kg di petrolio.Una famiglia di quattro persone spende quindi ogni anno da 320 a 720 euro e fa bruciare almeno 32 litri di combustibili fossili per bere acqua in bottiglie di plastica invece dell’acqua potabile che sgorga dal rubinetto di casa. Evidentemente pensa di ottenere vantaggi superiori ai costi economici che sostiene e ai danni ecologici che genera.
Dal punto di vista chimico e batteriologico questi vantaggi non ci sono. Dal punto di vista organolettico possono esserci se l’acqua distribuita dall’acquedotto è troppo clorata. Ma per toglierle il sapore del cloro è sufficiente scaraffarla con un po’ di anticipo, o utilizzare appositi filtri che con un costo molto minore, senza fatica né perdite di tempo consentono di eliminarlo. In realtà il costo dell’acqua minerale in bottiglia comprende anche il costo delle frottole che si bevono insieme ad essa. Una di queste acque, secondo la pubblicità fa digerire tutto. Non c’è indigestione o ingordigia che tenga. Più ne bevi e più digerisci. Una fa fare tanta pipì (come tutte le acque; più ne bevi e più ne fai, anche con quella del rubinetto). Una ha un effetto collaterale sorprendente: risveglia il desiderio erotico. Una è fatta con energia verde al cento per cento. Ammesso che un’energia senza impatto ambientale esista, anche la plastica della bottiglia è di energia verde, anche il gasolio necessario a trasportarla? Un’altra è altissima (embè?) e purissima (vorrei vedere…). Una si pubblicizza facendo fare una pernacchia a una particella di sodio che poi se la ride da sola. Una è di qualità trasparente (ci mancherebbe anche che fosse torbida…). Una a volte fornisce l’apporto di calcio necessario a prevenire l’osteoporosi nella terza età, a volte è utile nella prevenzione della calcolosi perché è povera di calcio. Insomma solo se si beve di tutto si può scegliere di bere l’acqua in bottiglia.Se invece non si beve di tutto e al posto dell’acqua in bottiglia si beve l’acqua del rubinetto, si ottiene un risparmio economico che comporta una diminuzione dell’inquinamento ambientale e un miglioramento della qualità della vita individuale. E una decrescita del prodotto interno lordo in conseguenza della diminuzione non solo della domanda di acqua in bottiglia, ma anche dei prodotti petroliferi utilizzati in tutte le fasi della produzione e del trasporto.Ciò disturba non solo le industrie che imbottigliano e vendono acqua minerale, le aziende di trasporti e le industrie petrolchimiche, ma anche i ministri delle finanze perché riduce il gettito dell’IVA sulle vendite di acqua in bottiglia e delle accise sui carburanti che si consumano per produrle e trasportarle; gli altri ministri perché di conseguenza si riducono gli stanziamenti dei loro bilanci; i sindaci e i presidenti delle aziende municipalizzate, o consorzi, o S.p.A. a prevalente capitale pubblico per la gestione dei rifiuti perché diminuiscono gli introiti delle discariche e degli inceneritori; i gestori di reti di teleriscaldamento alimentate da inceneritori, perché devono rimpiazzare la carenza di combustibile derivante da rifiuti (che ritirano a pagamento) con gasolio (che devono comprare).«Prima di trasferirmi in città per trovare lavoro, al paese ho sempre bevuto acqua di sorgente. L’acqua dell’acquedotto non ce la faccio proprio a berla. Ma con i soldi dello stipendio posso comprarmi l’acqua di sorgente imbottigliata. E pagare la benzina necessaria per andare a prenderla e portarla a casa. Sì lo so che al paese non la pagavo nulla e che le bottiglie di plastica fanno aumentare i rifiuti, ma io ho una coscienza ecologica e sono convinto che non c’è futuro per l’umanità senza uno sviluppo sostenibile. Per questo faccio una scrupolosa raccolta differenziata. Inoltre comprando l’acqua in bottiglia sostengo l’occupazione nelle aziende che producono bottiglie di plastica, nelle aziende che imbottigliano l’acqua, nelle aziende di trasporto, nelle agenzie pubblicitarie che inventano tanti spot spiritosi, nelle aziende che raccolgono e smaltiscono i rifiuti. Sono un benefattore dell’umanità. Eppure, nonostante i miei comportamenti virtuosi, adesso vogliono costruire un termovalorizzatore nel quartiere in cui abito. Dicono che è un impianto sicuro e non emette inquinanti, come i vecchi inceneritori. Anzi, le ultime analisi dimostrano che ne esce un’aria più pulita di quella che entra. D’altra parte se i rifiuti aumentano occorrerà pure trovare un sistema ecologicamente corretto di smaltirli. Però l’inceneritore, pardon il termovalorizzatore, avrei preferito che lo facessero un po’ più lontano da casa mia».

martedì 16 settembre 2008

Cosa Succederà...

Ancora un crollo in borsa ed un disastro per un'altra compagnia americana.
Dalla repubblica di oggi:

"Così ieri sera, dopo 158 anni di vita Lehmans Brothers ha spento le luci. Sulla facciata del palazzo poco a nord di Times Square, dove si era trasferita dopo essere sopravvissuta all'11 settembre, aveva messo degli immensi schermi a cristalli liquidi che trasmettevano giorno e notte immagini bucoliche: prati, montagne, campi di grano. Ora tutto diventerà buio e la città sa che il buco nero si allargherà a cerchi concentrici. Solo nei 32 piani di questo grattacielo lavoravano 10mila persone, con loro resteranno a casa i colleghi delle altre quattro sedi sparse tra Manhattan e il New Jersey e più di 20mila dipendenti in eccesso dall'unione tra Bank of America e Merrill Lynch. New York ha perso, in uno dei fine settimana più neri della sua storia, 50mila posti. E non finisce qui: ogni lavoro del distretto finanziario si teorizza ne crei altri quattro in città, sono portieri, posteggiatori, autisti, cuochi, camerieri, baby sitter, sarti, commessi, fattorini. I conti, molto arbitrari, ci dicono che altre 200mila persone da ieri mattina sono entrate in crisi."
Non mi stupisce che questo tipo d'economia sia destinata a sgonfiarsi cosi come era stata creata dal nulla al nulla ritorna.
In questi anni abbiamo e stiamo assistendo li boom dell'effimero. Milioni di telefonini tirano su l'economia nazionale, digitale terrestre ed altre castronate tecnologiche servono a creare un'economia dai piedi d'argilla. Non investiamo in ricerca, tutte le nostri menti migliori sono impegnate a creare telefonini più sottili e performanti o altri gadget che non hanno nessun valore aggiunto.
Tutto ciò non crea ricchezza stabile ed allora i risultati non possono che essere questi.
Se non capiamo che la vera ricchezza si fonda su principi di giustizia, etica, sostenibilità non arriveremo mai a niente e tutto ciò che creiamo è destinato a crollare come un castello di carta.

venerdì 12 settembre 2008

Statistiche

Cari amici del Blog

E' un pò di tempo che tengo sottocontrollo il "flusso" di visitatori con i quali condivido le mie idee, emozioni ed avvenimenti.
Vi dò qualche numero

Ultimo Mese:
Pagine Viste: 1117
Visitatori: 507
Nuovi Visitatori: 111
Ringrazio tutti e spero nel vostro aiuto per migliorare in futuro.

Figli

In questi giorni ritorna alle cronache la notizie della piccola "Denise".
Come genitore sono vicino alla famiglia della piccola scomparsa e spero con tutto il cuore che sia la bambina ritrovata in Grecia.
Esistono nel mondo persone che possono fare cose abbiette e questo lo capisco, ma quando si tratta di bambini non ci riesco. Un essere indifeso, che ha diritto solo ad essere felice, come può essere brutalizzato, qualsiasi sia il modo in cui si faccia.
Per queste persone, scusatemi, non ho attenuanti andrebbero cancellate dalla categoria degli esseri umani e non so in quale altra potrebbero essere riiscritti.

A Presto

domenica 7 settembre 2008

Concerto a Firenze

Grande serata per l'orchestra G. da Cascia in Piazza della Signoria a Firenze nel concerto di venerdì sera.
I numerosi spettatori hanno mostrato di gradire lo spettacolo offerto dall'orchestra, diretta da Massimo Cardelli, con numerosi applausi e richieste di bis.

Un applauso alla solista Benedetta Baldi (Soprano) ed a Simona Gonnelli per i suoi commenti.

martedì 2 settembre 2008

Che Banda è......

La "mia" banda suonerà in Piazza della Signoria a Firenze venerdì prossimo, 5 settembre, alle ore 21.00.
Siete tutti invitati e naturalmente i benvenuti.
Il nostro repertorio
Genere: Musica da Film, Classica e Leggera
Autori: Morricone, Piovani e tanti altri.
Arrangiamenti e Direzione: M. Cardelli
Special guest: B. Baldi - Soprano

lunedì 1 settembre 2008

Estate

L’estate continua e quest’anno è stata davvero bellissima. Niente caldo torrido e clima tropicale e temperature gradevoli, specialmente la sera, quando l’ora del riposo è sacra. In barba a tutti coloro che ci allarmano con le loro previsioni catastrofiche, la natura continua a fare il suo corso con il susseguirsi delle stagioni e delle estati, a volte più calde ed a volte meno.
Questa senza che ci siano emergenze per il caldo od il freddo come i mass media ci vogliono far credere.
Poi ci sono gli eventi inattesi, terremoti, uragani, etc. e qui l’uomo è a volte colpevole per avere sottovalutato la natura ed essersi spinto troppo al limite nella sfida perenne con essa.
Se l’uomo vivesse ai ritmi della natura, sono convinto, ci sarebbe più felicità per tutti.

venerdì 29 agosto 2008

La Panne

La panne. Una storia ancora possibile è un racconto del 1956 scritto da Friedrich Dürrenmatt di cui qualche giorno fa ho visto una rappresentazione teatrale a Reggello.
L'intento dell'autore, come in altri suoi romanzi e racconti, è quello di dimostrare che i meccanismi investigativi e giudiziari dello stato sono sostanzialmente incapaci di giungere alla verità umana. Viceversa, alcuni comportamenti, di fatto umanamente negativi, non vengono percepiti come "colpevoli" dalla giustizia umana.
Ed allora è giusto sostituirsi alla giustizia come fanno i quattro vecchietti del romanzo? In linea di massima direi di no, ma molto spesso ne siamo tentati.
D'altronde la giustizia non è perfetta e per quanto possa essere giusta ci sarà sempre un residuo d'ingiustizia. Allora possiamo solo sperare nell'aldilà di trovare un mondo più giusto e se non fosse così? Fede o Dubbio non lo so....
Bravi agli amici di Reggello che hanno messo in scena la commedia.


martedì 26 agosto 2008

Olimpiadi 2008

Si sono concluse da qualche giorno le olimpiadi. La Cina ha trionfato in testa al medagliere in particolare nel tennis tavolo hanno vinto tutto il vincibile. Otto medaglie in tutto ovvero tutte quelle in palio.
Noi italiani, presenti solo nel torneo individuale, abbiamo fatto una figura decorosa, superando il primo turno in campo femminile ed addirittura il secondo in campo maschile.
Vi propongo qualche scambio proprio dell'incontro maschile Italia - Slovenia.
Bravo Lorenzo.

lunedì 25 agosto 2008

Ma ne abbiamo proprio bisogno?

TECNOLOGIA & SCIENZA

ADDIO a cavi e batterie: presto potremo accomodarci al parco, al bar o in treno e navigare senza l'incubo che si spenga il pc. Il Chief Technology Officer di Intel, Justin Rattner, ha infatti annunciato che i laboratori della sua azienza, partendo dalla tecnologia messa a punto dai ricercatori del MIT, stanno lavorando a un nuovo tipo di tecnologia wireless capace di ricaricare il computer senza bisogno di batterie. La notizia è stata data ufficialmente in occasione del Developer Forum di San Francisco.

Insomma, siamo a un passo dall'alimentazione senza fili. In soldoni il pc diventerà un accessorio come un altro, autonomo e capace di "assistere" l'essere umano senza bisogno di dipendere da una ricarica. Rattner ha già mostrato come un Wireless Resonant Energy Link (WREL) sia capace di alimentare una lampadina da 60 Watt senza usare né cavi né prese elettriche, con una dispersione di energia pari al 30%. Un'energia sufficiente ad alimentare anche un computer portatile.

Commenti:

Perchè devo andare al parco con un PC portatile? Perchè ci devono costringere a consumare, in questo caso energia, anche nel tempo libero. Non sarebbe il caso di indirizzare le ricerche verso qualcosa di più utile a tutti?

domenica 24 agosto 2008

Vita

Grazie ad un amico/a del blog che mi ha inviato una poesia mi è venuta un'idea video musicale che vi propongo.
Grazie ad anonimo.

giovedì 21 agosto 2008

"La poligamia allunga la vita" - Studio inglese fa felice i maschi

TECNOLOGIA & SCIENZA
Secondo la ricerca gli uomini che hanno più partner vivono in media il 12% in più
Il segreto della longevità non è però nella "vita da macho", ma nell'avere tanti figli

NEW YORK - Sono tanti gli studi che hanno cercato di carpire i segreti alla base della longevità e altrettante le spiegazioni che sono state avanzate: i geni, l'alimentazione, il clima. Ma c'è una componente dello stile di vita che ancora nessuno aveva considerato: la poligamia. Secondo una ricerca presentata al convegno internazionale della Society of behaviourial ecology's a New York, gli uomini che hanno più partner vivono in media il 12% in più dei monogami.

Nel loro studio, Virpi Lummaa e Andy Russell, ricercatori dell'università inglese di Sheffield, hanno preso in considerazione 189 Paesi: di questi, i 140 con una cultura poligama vivono in media di più. In particolare, gli uomini che fanno più figli con diverse mogli. Ma questi numeri, spiegano gli autori, non è un "richiamo alla poligamia, ma la risposta biologica a una domanda precisa: perchè gli uomini vivono così a lungo dopo la riproduzione rispetto agli altri animali?".

Ma non sarebbe tanto la vita da "macho" ad allungare la vita degli uomini poligami, quanto il fatto che una volta rimasti vedovi, hanno ancora qualcuno che si prende cura di loro. Inoltre, avere dei figli, anche in età avanzata, sarebbe un forte stimolo a mantenersi in buona salute e a prendersi cura del proprio corpo. Ai fattori sociali, potrebbero aggiungersi delle cause genetiche. L'evoluzione potrebbe avere selezionato gli uomini più longevi nelle culture poligame.

Un altro fattore determinante, potrebbe essere legato al fenomeno conosciuto come "Grandmother effect", l'effetto nonna. "La specie umana - spiega la Lummaa - è l'unica in cui le donne vivono così a lungo dopo la menopausa: prendersi cura dei nipoti allunga la vita". Ma lo stesso effetto potrebbe valere anche per l'uomo, maggior ragione se ha avuto più figli, magari da mogli diverse, e quindi più potenziali nipoti. Insomma, chi sperava di vedere in questo studio la dimostrazione che la famiglia logora, potrebbe rimanere deluso: la famiglia non logora affatto. A patto che se ne abbia più di una.

lunedì 18 agosto 2008

Olimpiadi - Tennis Tavolo

La solita Cina si è aggiudicata la medaglia d'oro del torneo a squadre olimpico di tennis tavolo, sia in campo maschile sia in quello femminile.
Per le donne la finale è stata tra la Cina e Singapore, per gli uomini è stata la Germania a sfidare la Cina in finale. Boll e compagni nulla hanno potuto contro i fortissimi cinesi.
Qualche clip del doppio femminile mostra il valore delle atlete cinesi.

Lo strapotere cinese in questo sport è davvero imbarazzante. In realtà, se guardiamo il medagliere, la Cina è in testa. La sua potenza è confermata anche in altri sport.

Per noi europei si prospettano tempi duri e non solo sportivamente parlando.

sabato 16 agosto 2008

Concerto dell'Assunta

Ieri si è tenuto il tradizionale concerto dell'Assunta nelle Pieve di Cascia.
I giovani esecutori hanno offerto uno spettacolo degno della tradizione cascese, regalando intense emozioni al numeroso pubblico presente.

sabato 9 agosto 2008

Ho una moglie bellissima

Magari....ma il titolo del post si riferisce all'ultima "fatica" cinematografica firmata da Leonardo Pieraccioni.

Il film è stato proiettato ieri sera a Reggello nell'ambito delle manifestazioni estive.

Io l'ho trovato noioso e banale, ben lontano dal Pieraccioni del Ciclone, simpatico e coinvolgente. La mia impressione è che il regista stia sempre più tirando via il suo lavoro e che anno dopo anno peggiori sempre di più. Secondo me riproporre sempre gli stessi attori non è una scelta vincente e poi lo stesso stereotipo della bellona protagonista oramai annoia. Voto 5 perché era gratis.

Forza Leonardo puoi fare di più.

sabato 2 agosto 2008

Rossini


Questa non potevo non metterla. Rossini nel periodo napoletano vi soggiornò, ospite del suo amico impresario. Si dice che il maestro, noto per la sua pigrizia, stesse sempre a letto ed allora l'impresario, per stimolarlo, gli portava del cibo solo in cambio di qualche pagina di partitura.
E' solo leggenda o c'è un pò di realtà. Io penso che il genio, l'eccellenza, siano sempre frutto di un duro lavoro.
Non credo ai risultati senza sacrificio e penso che Rossini, talento a parte, fosse un gran lavoratore e mettesse una grande passione in cio che faceva.
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giovedì 31 luglio 2008

Napoli


Sono da poco tornato da Napoli dove mi sono recato per lavoro. Ho portato con me qualche foto di questa meravigliosa città a me tanto cara. Per me Napoli è sinonimo di casa, sarà il clima, la gente....il cibo, ma io nella città partenopea mi sento subito a casa.
Rispetto all'ultima volta la città e pulita, niente pile di "monnezza" sui marciapiedi, un pò di sudicio in quà ed in là ma nulla di importante è parte del colore di questa città
Palazzi bellissimi contornati da altri decadenti. Fili elettrici, nella centralissima via chiaia, degni di Beirut dopo i bombardamenti e la bellissima piazza plebiscito, il palazzo reale, i ristorantini di santa lucia. Cosa dire di questa citta davvero "di mille colori" e dalle molteplici contraddizzioni. Si può solo amarla come una donna bellissima però dal carattere impossibile, bisogna prenderla così com'è, senza cercare di cambiarla ed apprezzare così i momenti bellissimi che ti può regalare.
Io ho deciso di amarla.


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sabato 19 luglio 2008

Cielo


Questa notte, sognando, ascoltavo la musica di un violoncello. Era una melodia bellissima ed il suono era così bello ed armonioso da non sembrare vero. Ad un certo punto si è spezzata una corda del violoncello, la musica continuava ugualmente ma non era così bella come prima. Mi sono svegliato e la prima cosa che mi è venuta in mente è stata che la vita può essere bella ed armoniosa però senza Dio è come un violoncello senza una corda: si può suonare ugualmente ma manca però qualcosa.
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giovedì 17 luglio 2008

Tour de France

Nei giorni scorsi ho fatto un pò di vacanza al mare. Nelle ore più calde della giornata mi sono divertito a guardare il Tour de France, dove alcuni nostri atleti per qualche giorno mi hanno fatto sentire fiero d'essere italiano.
Il ciclismo mi è sempre piaciuto. Da bambino ascoltavo alla radio, dal sarto sotto casa mia, la tappa giornaliera del giro d'Italia con i miei amici del cuore. Tuttora, quando posso, vado in bicicletta e seguo gli eventi più importanti del ciclismo.
Nel mio piccolo capisco lo sforzo che si fa andando in bicicletta e per questo ammiro i ciclisti, atleti che fanno davvero tanta fatica e non sempre ricevono i soldi e la notorietà di altri, più fortunati "atleti".
Oggi su tutti i giornali la notizia del doping del nostro Riccò campeggia in prima pagina.
Non so se sia vero e non voglio fare processi al ciclismo, ai corridori ed a tutto ciò che vi ruota intorno. Voglio solo esprimere il mio stato d'animo che è quello di una persona che si sente derubata di valori ed ideali che lo accompagnano sin da bambino. Perchè tutte le cose belle di questo mondo, incluso il ciclismo, stanno sparendo? In nome di cosa si può barare in qualsiasi "gioco" si faccia...........

mercoledì 9 luglio 2008

Ingegnere Chimico

Molto spesso ed anche di recente, in occasione di nuove conoscenze o semplicemente a cena con amici, si parla del proprio lavoro. Quando tocca a me è sempre un pò complicato cercare di far capire cosa fà un "Ingegnere Chimico".
Leggendo in qua è ed in là ho trovato un articolo di un collega giapponese che spiega benissimo la nostra professione.
Lo riporto con qualche commento e/o traduzione:


Japanese engineer Koichi Tanaka won the 2002 Nobel Prize in Chemistry for his work identifying and analyzing large molecules. He was the youngest winner of the chemistry award

"I titoli non si possono certamente discutere: "E'il più giovane vincitore di un AWARD per la chimica"

Question: What Is Chemical Engineering? What Do Chemical Engineers Do?

Answer: What Is Chemical Engineering?

Chemical engineering basically is applied chemistry. It is the branch of engineering concerned with the design, construction, and operation of machines and plants that perform chemical reactions to solve practical problems or make useful products.


"Lui dice che in pratica è un Chimico Applicato, io aggiungerei che quello che lo differenzia dal chimico è la scala. Dalle provette agli impianti produttivi c'è una bella differenza. In ogni caso l'ingegnere chimico: progetta, costruisce e rende funzionali macchine ed impianti per produrre e trasformare sostanze attraverso operazioni chimiche o fisiche."


What Is a Chemical Engineer?
Like all engineers, chemical engineers use math, physics, and economics to solve technical problems. The difference between chemical engineers and other types of engineers is that they apply a knowledge of chemistry in addition to other engineering disciplines. Chemical engineers sometimes are called 'universal engineers' because their scientific and technical mastery is so broad.

"Come tutti gli ingegneri, anche quelli chimici, usano la matematica, la fisica, l'economia per risolvere dei problemi tecnici. La differenza con gli altri tipi di ingegneri è che i chimici applicano nel loro lavoro anche delle conoscenze di chimica in aggiunta alle altre discipline dell'ingegneria.

Gli ingegneri chimici, a volte, sono chiamati ingegneri universali per via della loro formazione completa in tutte le discipline dell'ingegneria.

Grazie al collega .........un anedoto: Un mio professore di Principi d'ingegneria chimica sosteneva che il primo ingegnere chimico esistito fosse nient'altro che "Nostro Signore" chiedo perdono per lui..... "


What Do Chemical Engineers Do?
Some chemical engineers make designs and invent new processes. Some construct instruments and facilities. Some plan and operate facilities. Chemical engineers have helped develop atomic science, polymers, paper, dyes, drugs, plastics, fertilizers, foods, petrochemicals... pretty much everything. They devise ways to make products from raw materials and ways to convert one material into another useful form. Chemical engineers can make processes more cost effective or more environmentally friendly or more efficient. As you can see, a chemical engineer can find a niche in any scientific or engineering field.

"Cosa fanno gli ingegneri chimici: .......tante cose. In realtà in italia fanno poco perchè tutte le belle cose descritte dal collega non esistono più. L'industria chimica è stata smantellata, la farmaceutica idem. L'unica cosa è davvero andare all'estero, specialmente nei paesi emergenti, dove la richiesta di nuove produzioni e quindi di impianti è notevole.

Come dice nell'articolo, nel finale, parafrasando l'illustre collega: è davvero una nicchia quello che in Italia un ingegnere chimico riesce a fare." In realtà non ci possiamo lamentare questa è una delle professioni, tra quelle della scienza applicata, più belle che esistano. Richiede un ottima preparazione in tante discipline scientifiche e tanta fantasia ed immaginazione nel proprio lavoro che ogni giorno è sempre diverso.

Grazie a tutti

lunedì 30 giugno 2008

Musica per Voi

Vuoi personalizzare con musica dedicata le foto o i video delle tue vacanze, degli avvenimenti che hai filmato o fotografato?
In collaborazione con musicisti professionisti realizziamo musiche adatte a commentare ogni avvenimento.
Vuoi inviare una canzone personalizzata al tuo grande amorre, hai un testo e vuoi musicarlo, contattaci ...realizziamo le tue idee in musica.

Manda una mail a: nicola.celiberto@alice.it oppure scrivi un commento a questo post. con le tue richieste.

Ti consegneremo ul file nel formato che vuoi tu o qualsiasi cosa tu voglia..

Visita anche www.musicapergioco.blogspot.com

venerdì 13 giugno 2008

Italia - Romania

Premetto che a me piace tutto lo sport e che se ne avessi la possibilità guarderei e soprattutto praticherei, avendone le capacità, tutti gli sport possibili.
Oggi l'Italia si gioca tutto con la Romania, a parte l'aspetto sportivo io mi aspetterei che i telecronisti Rai fossero più professionali. Mi riferisco ai commenti di Italia - Olanda, non so se ci avete fatto caso ma a detta dei commentatori i nostri avversari erano tutti giocatori mediocri, di classe inferiore ai nostri giocatori ed alla fine ci hanno dato un 3 a zero. Figuriamoci se fossero stati dei fuoriclasse.
Ed allora cari commentatori cerchiamo di avere più rispetto per i nostri avversari e soprattutto guardiamoci in case dove non mi sembra ci siano tanti campioni e non creiamo delle aspettative solo per fare audience.
Ed alla fine di tutto, vada come vada, è solo una partita di pallone chi vince sul campo lo merita sempre anche se non ci piace in realtà la vita è così.

.....Forza Italia.......

mercoledì 11 giugno 2008

Ma che Banda è......


Domenica prossima in cartellone la rassegna bandistica "Ma cha Banda è..." . La simpatica iniziativa si svolgerà alle ore 17.30 a Reggello in Piazza Potente.
In Mattinata ore 10.30 Messa-Concerto in onore dei Carabinieri sempre a Reggello con orchestra e coro a solennizzare l'evento.

venerdì 6 giugno 2008

Festa della Bandiera

Si è appena conclusa a Morano la tradizionale festa della bandiera. L'edizione di quest'anno è stata particolarmente suggestiva e con una grande partecipazione di pubblico.
Per chi volesse approfondire le origini di questa festa antichissima e guardare le spettacolari foto il link è: www.prolocomorano.it.
Complimenti ai miei concittadini per le cose belle che sanno fare.

martedì 3 giugno 2008

Concerto 2 giugno 2008




Ecco qualche foto del tradizionale concerto del 2 giugno a Reggello. La corale S. Jacopo e l'orchestra della scuola di musica diretti da Massimo Cardelli hanno tenuto il concerto del 2 giugno in un clima molto festoso con tanta partecipazione di pubblico. Apprezzati i due solisti, Benedetta Baldi e Lorenzo Bencini, che hanno eseguito brani famosissimi con la loro conseuta bravura. All'altezza anche il coro e l'orchestra, oramai sempre più disinvolti, sotto la passionale direzione del maestro Cardelli.
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mercoledì 28 maggio 2008

Campionato Tennis Tavolo

E' finita domenica scorsa la mia avventura nel campionato regionale di Tennis Tavolo serie D1/D.
La mia squadra, Tennis Tavolo Valdarno, è stata sconfitta nettamente dalla squadra di Lucca nella finale di Play-Off per la promozione in serie C2.
Cosa dire il risultato (5-1) parla da solo, anche se le due partite finite sul 3-2 per i nostri avversari, qualora le avessimo vinte potevano darci un risultato più onorevole. I nostri avversari sono stati molto bravi a sfruttare al massimo il fattore casa ed uno stato di forma eccellente rispetto al nostro un po' da fine stagione. Complimenti agli amici di Lucca.
Per quanto mi riguarda l'esperienza del campionato mi ha lasciato senz'altro un effetto positivo. Tra gli aspetti più belli voglio sottolineare il rapporto con i ragazzi della mia squadra. La loro giovane età mi ha fatto tornare indietro nel tempo ed alla bellezza della gioventù, con tanta spensieratezza e voglia di fare. Tutto questo per sgombrare il luogo comune che i ragazzi di oggi non hanno più valori ed obiettivi. Io ho trovato dei ragazzi meravigliosi, con sani principi e tanta voglia di impegnarsi in ciò che fanno. Un' altra cosa bella è stata quella di vedere come ogni week-end, tanti appassionati si cimentano in uno sport "minore", con tanta passione e sacrificio senza un'apparente ricompensa, ma determinati e disposti a lottare fino all'ultimo punto.
Dal lato negativo, vorrei sottolineare come purtroppo questo sport, non abbia a volte gli spazi, sia fisici e sia mentali, per essere svolto nel migliore dei modi e questo purtroppo lo penalizza e lo riduce a sport minore o addirittura ad un gioco.
Per chiudere vorrei dire che non so se giocherò ancora ma in ogni caso questa esperienza mi rimarrà sempre nel cuore.
Grazie a Mirko ed a Vivaldo ma soprattutto a Benedetta.

mercoledì 21 maggio 2008

Solidarietà

Oggi mentre mi recavo a lavoro ho ascoltato in radio una poesia di B. Brecth il cui senso era più o meno questo:

.....Hanno attaccato gli omesessuali, io non ero uno di loro: non li ho difesi
Poi hanno attaccato gli ebrei, io non ero uno di loro: non li ho difesi
hanno attaccato i professori, io non ero uno di loro: non li ho difesi
Hanno attaccato gli studenti, io non ero uno di loro: non li ho difesi
Hanno attaccato i musulmani, io non ero uno di loro: non li ho difesi............
Hanno attaccato me........non c'era più nessuno per difendermi.

Spero che faccia riflettere sull'importanza della tolleranza e del rispetto di tutto ciò che è diverso da noi.

martedì 29 aprile 2008

5 per mille

Cari amici vi ricordo che se volete potete devolvere il famoso 5 per mille delle vostre tasse
indicandolo sulla dichiarazione dei redditi che vi apprestate a consegnare.

Vi indico un'associazione creata per studiare le malattie genetiche di cui vi indico il codice fiscale ed il link:

Il codice da inserire nel 730 nell’apposito spazio per le associazioni ONLUS è:

93185210239

http://www.diamondblackfanitalia.org/

Grazie (5x) mille

lunedì 28 aprile 2008

Battesimo

Sabato 26 aprile la nosta bambina Lara ha ricevuto il Battesimo.
Grazie a tutti gli amici ed ai parenti che hanno partecipato a questo evento importantissimo per la nostra famiglia.
Grazie ai Padrini che hanno fatto tanta strada per la piccola Lara.

giovedì 3 aprile 2008

Mail per il Tibet

Se volete con una mail possiamo contribuire per il Tibet libero dall'oppressione cinese.
Seguite il collegamento e spedite la vostra mail al segretario generale dell'ONU.

Grazie a tutti

venerdì 14 marzo 2008

Ospiti

Cari amici del Blog. da oggi ho inserito una pagina per gli ospiti dove potrete scrivere ciò che vorrete e segnalarmi, se volete, la vostra visita sul mio Blog.
Come ogni padrone di casa sarò lieto di avervi ospiti nella pagina a voi dedicata.
Per accedervi bastera cliccare sull'icona sotto la scritta ospiti.

Vi aspetto con i vostri suggerimenti.

grazie

giovedì 21 febbraio 2008

Come sprecare l'acqua

ENERGIA
Il cellulare a idrogeno

Una collaborazione tra Motorola e Angstrom Power ha prodotto un prototipo di telefonino completamente verde.

Il telefonino "ad acqua", perché questa è la rivoluzione, potrebbe essere una di quelle idee capace di aprire i giochi su scenari inattesi.

In sostanza il prototipo di telefono a idrogeno sviluppato dalle due aziende prevede un apparecchio e un ricaricatore che produce l'idrogeno ottenendolo dall'acqua. Per dare un'immagine, il cellulare si ricarica dal rubinetto. Ed essendo un progetto completamente "verde", il ricaricatore può essere alimentato ad energia solare. L'unica incognita è il consumo di acqua una volta a regime, per ora ancora ignoto.

Finora progetti di questo tipo hanno visto essenzialmente esperimenti con il metanolo e le cellule di carburante. Apparecchi elettronici funzionanti con questo tipo di alimentazione se ne sono già visti, ma rispetto alla praticità della ricarica ad acqua, la soluzione metanolo non è competitiva. I progressi di Armstrong Power nella ricerca sull'idrogeno "autoricaricabile" sono ben visti dai mercati e l'azienda sta già ricevendo contributi da terze parti.

Quando il cellulare a idrogeno sarà nelle tasche dei comuni mortali è ancora presto per dirlo. Di certo le batterie così come le conosciamo oggi sono destinate ad un'evoluzione obbligatoriamente rapida, e quella delle reazioni chimiche domestiche sembra la strada più sicura e percorribile.

sabato 9 febbraio 2008

Elezioni

Cari amici del blog ho bisogno del vostro aiuto. Come saprete in aprile si andrà al voto io però non so davvero per chi voterò.
Sono deluso da tutti e non so davvero cosa fare, allora mi sono detto voglio promuovere un sondaggio sul mio blog al cui esito affiderò il mio voto.

Aiutatemi.........

giovedì 7 febbraio 2008

Altro che......Harry Potter

TECNOLOGIA & SCIENZA

Con un programma di sua invenzione, un docente di marketing ne ha pubblicati oltre 85.000. Suoi moltissimi dizionari ma anche volumi sui cruciverba e studi sui guanti di gomma in Polonia

Ha scritto 85mila libri in cinque anni - C'è chi impiega una vita per scrivere un libro e poi lo tiene nel cassetto e chi, per contenere tutti i volumi pubblicati nella sua carriera, avrebbe bisogno di un'intera biblioteca. Philip M. Parker, docente di marketing, è probabilmente il più veloce scrittore del mondo: in poco più di cinque anni ha pubblicato almeno 85.000 titoli, e cioè circa 46 al giorno. Il suo segreto? Un software in grado di comporre libri in automatico e a costi ridottissimi. L'idea, spiega il 47enne americano al quotidiano inglese The Guardian, gli è venuta nel 1999 leggendo un articolo dell'Economist, in cui si diceva che nel mercato dell'editoria non ci sono stati molti cambiamenti dai tempi di Gutenberg. "C'è bisogno di un sistema automatizzato che elimini o riduca sostanzialmente i costi associati al lavoro umano", sostiene Parker. Così, nel giro di qualche anno, ha messo a punto una "macchina per scrivere libri". Il funzionamento, almeno dal punto di vista teorico, è piuttosto semplice: bastano un ricco archivio di dati e un programma in grado di selezionarli e trasformarli in un libro. Il software di sua invenzione pesca informazioni su un argomento a scelta in un database e poi, con una serie di procedimenti, realizza direttamente il testo. Il costo finale dell'operazione, stima Parker, è di circa 0,12 sterline (16 centesimi di euro). Anche le spese per il magazzino sono quasi inesistenti: il volume viene stampato esclusivamente quando qualcuno lo richiede.
Ovviamente, almeno per ora, il software non può scrivere romanzi ed è in grado di realizzare solamente libri di un certo tipo. La bibliografia di Parker, che lavora in una business school con sede in Francia e a Singapore, è perciò vasta ma anche piuttosto insolita. Scorrendo il lungo elenco delle sue 85.759 opere in vendita su Amazon.com (ma il professore dichiara che i suoi libri sono oltre 200.000), si possono trovare decine di dizionari, tra i quali addirittura un dizionario siciliano-inglese (200 pagine, 28,95 dollari), libri di cruciverba in varie lingue, testi di medicina e moltissime analisi economiche. Se fossero tutti best seller l'autore, che ha scritto anche tre libri con il metodo tradizionale, sarebbe probabilmente lo scrittore più celebre del mondo. In realtà molti dei suoi testi sono destinati a un pubblico estremamente ristretto perché il suo programma gli consente di moltiplicare le pubblicazioni "sezionando" un argomento e trattandolo nei minimi dettagli. Forse qualcuno tra i milioni di lettori cinesi potrebbe anche essere disposto a spendere 171 dollari per una ricerca di 188 pagine sulle assicurazioni sulla vita in Cina nel 2006, ma appare più difficile trovare molta gente pronta ad investire 54,90 dollari per 32 pagine sull'import-export dei guanti di gomma in Polonia nel 2007 o addirittura 495 dollari per 710 pagine sulle prospettive del mercato delle lenti a contatto negli Stati Uniti nel periodo 2007-2012. Secondo Amazon, attualmente il libro di maggior successo di Parker è di medicina e parla della sindrome da distrofia simpatico-riflessa. A conferma che il suo progetto non è campato in aria e che il programma funziona, comunque, ci sono i commenti dei lettori, in maggioranza positivi, sulle sue opere. Forse non sarà una rivoluzione per l'editoria e il metodo non sarà applicabile a tutti i generi letterari, ma probabilmente può bastare per far nascere in molti scrittori in erba un pizzico di umana e comprensibile invidia nei suoi confronti. (5 febbraio 2008)

domenica 3 febbraio 2008

A proposito di eBay

In questi giorni l'influenza mi ha costretto a casa ho avuto modo così di fare delle lunghe sessioni su eBay.
Per chi non lo sapesse eBay è un modo on-line per acquistare e vendere oggetti con la formula dell'asta ma non solo. Cosa si compra e si vende, di tutto perfino le case (come faranno a spedirle?). A parte gli scherzi c'è veramente di tutto e la struttura del sito e le sue regole sono veramente da eccelsi esperti in vendita e soprattutto della psicologia umana. Infatti l'asta, una sorta di competizione, è una intuzione che rende eBay davvero vincente. Ovviamente eBay ha una percentuale sulla vendita e fa pagare per l'inserzione. Vi racconto la mia esperienza.
Per Natale mi ero regalato un telefono cellulare nuovo ma, dopo averlo comprato, mi resi subito conto che non era ciò che volevo. Il negoziante rifiutò di cambiarmerlo ed allora l'ultima chance restava e-bay. Misi in vendita il telefono, essendo praticamente nuovo, volevo realizzare una somma molto vicina a quanto l'avevo pagato ed allora scelsi una forma di vendita che prevedeva un prezzo minimo abbastanza alto e vicino al valore del telefono. Risultato: non venduto. Riprovai ancora ed ancora nulla. Dopo un paio di fallimenti tentai il tutto per tutto, ovvero lo misi davvero all'asta, partendo da una cifra bassissima (0,99 euro). Il risultato: inserzione guardata centinaia di volte, decine di offerte ed alla fine vendita del telefono al prezzo che speravo, ovvero più del minimo della prima volta.

Questa mia esperienza mi ha fatto riflettere sulla psicologia umana e su come la sua conoscenza sia sempre più sfruttata per fini commerciali: bravo Pierre.

eBay - E’ stata fondata da Pierre Omidyar un 33enne inventore di software della Silicon Valley nel 1995 e da quel giorno sono stati battuti circa 105 milioni di oggetti. Appena eBay è stata quotata in borsa, le sue azioni sono volate in un giorno solo dal valore iniziale di 18 dollari a 47 dollari.

lunedì 7 gennaio 2008

Benessere psicologico e religione

Benessere psicologico e religione.

Per le donne praticanti la comunità religiosa rappresenterebbe una parte molto più importante della propria rete di rapporti sociali di quanto non avvenga per i maschi
Le donne che, dopo essere state credenti praticanti, cambiano il loro atteggiamento verso la religione rischiano di soffrire di disturbi d'ansia generalizzata o di incappare in abuso di alcol tre volte di più rispetto alle donne che continuano un'assidua pratica religiosa. E' quanto sostiene uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Temple University diretti da Joanna Maselko, che firma un articolo in proposito sulla rivista Social Psychiatry and Psychiatric Epidemiology.
La cosa più singolare che emerge dallo studio è però forse il fatto che nei maschi, invece, la rinuncia alla pratica religiosa prima seguita comporta addirittura una diminuzione del rischio di sviluppare una depressione rispetto ai maschi che perseverano in essa.
La ragione di questa differenza? Secondo la Maselko, "le donne, in genere, sono semplicemente più integrate nella rete sociale della loro comunità religiosa. Quando smettono di frequentare i servizi religiosi perdono la possibilità di accedere a questa rete e ai suoi potenziali benefici. I maschi invece non sono integrati in primo luogo nella comunità religiosa e lasciandola ne risentono meno".
Nello studio, che ha preso in considerazione 718 adulti, è stata posta particolare attenzione ai cambiamenti negli atteggiamenti dei soggetti verso la religione nei periodi precedenti. "Tutti abbiamo una qualche forma di spiritualità - ha osservato la Maselko - che fa parte integrante della nostra vita, non importa se siamo agnostici, atei o non praticanti. E le scelte che facciamo a questo proposito possono avere implicazioni sullo stato di salute, proprio come il tipo di circuito sociale che frequentiamo." Ma, ha proseguito, il tipo di spiritualità è solamente una parte della storia dei rapporti fra spiritualità e salute: altrettanto importante è il percorso personale con cui si sviluppa.

domenica 6 gennaio 2008

Tennis Tavolo - Lezione 1

Storia



Dal gioco del volano, che sin dal medioevo è stato un passatempo giocato nei giardini o nelle ampie sale di palazzo, hanno preso origine diversi giochi, tra questi il Tennis e il tennis tavolo.
Nel
1884 si incontra per la prima volta il termine "tennis tavolo" in un catalogo commerciale del venditore di articoli sportivi F.H. Ayres. Poco prima, nell'anno 1875, ad opera dell'ingegnere James Gibb, furono codificate precise regole di gioco, che sino ad allora erano rimaste molto vaghe.
Con l'avvento della
plastica e della celluloide furono introdotte nuove palline, che sostituirono in breve tempo quelle in gomma e in sughero e proprio dal suono emesso dal rimbalzo delle palline di celluloide fu coniato il termine onomatopeico di PING PONG che è peraltro diventato un marchio registrato.
I due termini convivono ancora oggi ed infatti, anche se il termine corretto è tennistavolista, spesso il giocatore è chiamato pongista.
Alla conclusione dell'Ottocento cambia radicalmente anche l'attrezzo usato per colpire la pallina, che assomigliava più ad un
tamburello, con la nascita delle moderna racchetta in legno. Successivamente ancora apparirono i primi rivestimenti alle superfici, in legno con sughero o tela gommata.

Nel 1951 si ebbe una nuova svolta tecnica, quasi una rivoluzione, con l'introduzione delle coperture cosiddette "sandwich" che, migliorando le prerogative dinamiche del gioco, ampliarono moltissimo la sua popolarità e il numero di praticanti a tutti i livelli.
In
Asia il tennis tavolo sembra si sia diffuso alla fine del XIX secolo, prima in Giappone e successivamente in Cina e in Corea. Nacque in Asia una grande scuola, con uno stile di impugnare la racchetta detto "a penna" perché ricorda il modo di tenere le dita durante la scrittura. Lo stile di gioco che ne consegue è la principale diversità tra le scuole d'Occidente e d'Oriente. Tranne rare eccezioni, i Campionati Mondiali di tennis tavolo sono sempre stati vinti da atleti asiatici. È la Cina la nazione che possiede oggi al mondo il maggior numero di praticanti, seguita da Giappone e Corea.
In
Europa, nel 1926 nacque la prima federazione internazionale di Tennis tavolo, la I.T.T.F., grazie alle doti organizzative del tedesco George Lehmann. Nello stesso anno a Londra fu disputato il primo Campionato Mondiale cui parteciparono gli atleti di Austria, Cecoslovacchia, Danimarca, Germania, Svezia e India; grazie alla presenza di atleti asiatici, l'incontro si poté definire "mondiale". Le più importanti scuole europee sono ora in Germania, Svezia e Francia, seguite dalle nazioni dell'est quali Russia, Ungheria e Romania.
In
Italia il Tennis tavolo si costituì come disciplina sportiva e apparato organizzativo, nel 1960 quando si svolse la prima Assemblea Generale. In seguito, nel 1979, il CONI riconobbe formalmente la Federazione Italiana tennis tavolo (F.I.Te.T.) al pari di federazioni sportive più popolari.

Anno Nuovo

Anno nuovo........vita nuova.

Così dice il proverbio ed anche la veste grafica del blog si rinnova così come penso di rinnovare un pò di cose sia nel blog che in altri posti.
Comincia il nuovo anno e dopo le vacanze si riparte con tanti buoni propositi.
Buon 2008.........